A sbarco avvenuto, una volta ultimate le operazioni di soccorso di 1.159 migranti, il pensiero del contrammiraglio Alberto Maffeis, comandante dell'operazione 'Mare Sicuro', va "alla piccola Noa Mary, la bambina nigeriana battezzata dal cappellano militare a bordo della fregata Fasan. Ed anche, è doveroso sottolinearlo, alla professionalità e alla dedizione degli equipaggi delle cinque navi che prendono parte all'operazione.
"E' motivo di orgoglio per noi -dice Maffeis all'Adnkronos- aver salvato, nella sola giornata di lunedì, più di 3.000 persone nel Canale di Sicilia. E questo mentre continuano le attività di sorveglianza marittima a protezione degli interessi nazionali (flotta mercantile, linee di comunicazione, piattaforme petrolifere) in un'ottica di prevenzione antiterrorismo".
Maffeis, che nell'improvvisarsi padrino della piccola Noa May per la cerimonia ha fatto "un salto indietro di 20 anni", quando battezzò i suoi figli, non si stupisce della nuova ondata di partenze registrata in queste ultime settimane dalle coste della Libia alla volta dell'Italia. "Il fenomeno è stato favorito dalle particolari condizioni climatiche, con mare calmo e giornate assolate. Questo -rileva- ha spinto molti migranti, in prevalenza di origine subsahariana, a tentare la traversata del Mediterraneo. La Marina militare è sempre pronta a soccorrere chi è in difficoltà. E' la 'legge del mare' e noi, mentre assicuriamo la sorveglianza e la sicurezza della navigazione, non ci tiriamo indietro".
