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Terremoto

I 'libri del cuore' in dono agli sfollati, anche così si torna a sperare ad Amatrice

02 settembre 2016 | 13.44
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I 'libri del cuore' in dono agli sfollati, anche così si torna a sperare ad Amatrice

"Il mio libro del Cuore per te". Per chi ha perso familiari, amici, casa tra le macerie che hanno sommerso Amatrice, Accumoli, Arquata e Pescara del Tronto. Un dono. Un gesto concreto di solidarietà per aprire alla speranza, al buio delle notti insonni in tendopoli, per esprimere vicinanza attraverso una dedica da leggere ancora prima del racconto. L'idea di Nadia Truglia, antropologa della Moda, di Latina, parte da Facebook all'indomani del devastante terremoto che ha colpito il Centro Italia e nel giro di qualche ora raccoglie numerosi consensi. Si trasforma così in iniziativa reale con l'aiuto dell'organizzazione Latina Bene Comune che ha messo a disposizione i suoi locali, in Corso della Repubblica 216, come centro di raccolta di libri da destinare agli sfollati del terremoto (Fotogallery).

"Tutto è avvenuto molto spontaneamente mentre stavo consegnando beni di prima necessità ai volontari della Protezione civile. All'improvviso ho provato una sensazione di profonda tristezza - racconta all'Adnkronos Nadia Truglia -. Ho immaginato la vita di chi è rimasto senza niente, un ritorno allo zero di uomini, donne e bambini, di chi deve ricominciare da un pacco di pasta. Poi ho pensato che anche i beni secondari potessero essere primari in momenti in cui diventa difficile anche alzare lo sguardo, nelle lunghe notti di silenzio in cui magari non si riesce a dormire".

"E allora - continua - ho pensato che un libro potesse aiutare, potesse essere una sorta di carezza per gli sfollati del terremoto". Da qui l'idea di regalare il libro "al quale si è particolarmente affezionati a da cui difficilmente ci saremmo separati, come atto simbolico e solidale nei confronti di chi ha perso tutto. Regaliamo il nostro libro del cuore - è l'invito di Nadia - con racchiusa una dedica per offrire un sorriso a persone che lo hanno lasciato sotto le macerie".

L'iniziativa di Nadia Truglia si è rivelata virale. In aiuto per la raccolta dei libri del cuore anche gli studenti del Liceo classico di Latina che hanno messo a disposizione degli scatoloni dove poter lasciare le letture destinate agli alunni di tutte le età di Amatrice. E ce ne sono! A cominciare da quelli da cui si è 'separata' l'antropologa: La Divina Commedia ("perché parte dall'inferno per arrivare alle stelle"); I Promessi Sposi ("perché mi auguro che il loro non sia un addio ai monti") e il Decameron ("un regalo dei miei genitori quando ero studentessa e al quale sono molto affezionata").

Dai classici della letteratura ai libri per bambini, centinaia i testi raccolti finora con l'immancabile messaggio di speranza scritto sulla prima pagina: "Ciao sono Lorenzo, ho 8 anni. Ho letto questo libro e spero che ti piaccia. Mi dispiace per tutti, ma vedrai che l'amore dei bambini vincerà"; "So che è difficilissimo riprendersi da questo terribile momento ma spero che possiate trovare nelle pagine di questo libro un piccolo momento di evasione"; "è un po' come guardarti negli occhi e dirti che attraverso questo dono ci tengo a te! Donarlo è come condividere una nuova esperienza"; "Vicino a voi sempre e per sempre". Insieme al libro arriveranno anche occhiali per la lettura e lumi da tenda.

E non finisce qui. "Mi piacerebbe più in là creare una biblioteca del cuore come segno concreto di questo momento di grande solidarietà - aggiunge Nadia Truglia -. All'interno sarebbe bello un giorno ospitare una installazione con le testimonianze - un messaggio o un ricordo - di chi ha ricevuto e letto il libro del cuore". Uno scambio reciproco di pensiero e di umanità.

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