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La polemica

"Donne che odiano le donne", la lista di Selvaggia Lucarelli contro il cyberbullismo al femminile

14 ottobre 2016 | 16.42
LETTURA: 4 minuti

Selvaggia Lucarelli (Fotogramma)
Selvaggia Lucarelli (Fotogramma)

"Martedì ho incontrato Lella Costa, donna che amo immensamente. Eravamo insieme al sindaco di Milano a parlare di donne, di violenza, io nello specifico di cyberbullismo. Chiacchierando, le ho spiegato che è vero, le donne sul web sono le prime vittime, ma è anche vero (come ribadiva anche lei) che molte donne hanno assorbito la mentalità più becera, ripugnante e maschilista e sono loro stesse a vessare, umiliare, tormentare le altre donne. Allora ieri ho fatto una cosa. Ho analizzato uno dei peggiori commenti femminili sotto ad una mia foto con mio figlio: "Ma lo sa il piccolo Leon che c'ha la mamma puttana?". Durissima Selvaggia Lucarelli su Facebook, che in un lungo post sul tema del cyberbullismo pubblica nomi, cognomi e storie di commentatrici colpevoli di averla insultata pesantemente con frasi sessiste o di aver messo 'like' a commenti con insulti al suo indirizzo. Nomi e cognomi di "donne che odiano le donne" e sulle quali, secondo la blogger "c'è molto da lavorare".

"Il suo commento - spiega Lucarelli parlando di una di loro, prima di pubblicare una lista di 10 nomi con dettagli dai loro profili - ha 266 like. Li scorro velocemente per capire se le tengono compagnia altre donne. Sì, in mezzo a un'orda di bestie con la barba, ci sono anche donne. E qui parte la mia solita curiosità antropologica. Cerco di capire dai loro profili chi siano (hanno tutte bacheche aperte o cmq molti post pubblici), che vita possano condurre donne che pensano di dover informare mio figlio che sono una puttana. Quale sia il livello di degrado della loro esistenza. E invece, a parte le minorenni e i pochi casi umani che ho scavalcato, scopri che ci sono laureate, ragazze che studiano a Parigi, ragazze che sulle loro bacheche scrivono status empatici, solidali a tutte le cause possibili".

"Chiedo spiegazioni di quel like a qualcuna di loro sulle rispettive bacheche. Nessuna fa marcia indietro. Anzi - racconta ancora Selvaggia Lucarelli -, fanno le spavalde. Sì, ho messo il like a una che ti dà della puttana e lo dice a tuo figlio e allora? E allora vediamole queste donne, perché questa è una fotografia importante del bipolarismo 2.0 in cui viviamo. Del livello di inciviltà. Della totale incoscienza. Della mancata percezione che il virtuale sia reale e che questa facilità nel tirar fuori l'io più meschino sul web abbia delle conseguenze".

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