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Italiani uccisi in Libia: indagato manager della Bonatti

19 ottobre 2016 | 10.40
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Perquisizioni sono in corso da questa mattina ad opera del Ros nella ditta Bonatti spa di Parma, la società per la quale lavoravano Fausto Piano e Salvatore Failla, i due operai morti nel marzo scorso durante il sequestro da parte di gruppi armati libici. Le disposizioni sono state date dalla procura di Roma.

Nell'inchiesta che ha determinato le perquisizioni alla società, c'è un manager della Bonatti, Dennis Morson, responsabile della logistica in Libia per conto della società, che è stato iscritto nel registro degli indagati per omicidio colposo e violazione delle norme che disciplinano la tutela della condizioni di lavoro. Le ipotesi di reato sono state contestate dal pubblico ministero Sergio Colaiocco. Morson, secondo la procura, avrebbe cooperato per colpa al decesso dei due tecnici Failla e Piano, non adottando le misure per tutelare la loro incolumità.

A determinare quelle che secondo la Procura sono state le responsabilità di Morson, sempre secondo gli investigatori, avrebbero contribuito una serie di cause costituite dalle omissioni colpose della Bonatti. Attraverso le perquisizioni a Parma si mira ad acquisire una documentazione per stabilire se siano state adottate idonee misure di sicurezza a tutela dei lavoratori. Le perquisizioni hanno anche lo scopo di acquisire la documentazioni necessarie per identificare la responsabilità delle singole persone all'interno della Bonatti.

Commentando "con grande soddisfazione" l'iniziativa della Procura della Repubblica, l'avvocato Francesco Caroleo Grimaldi legale della famiglia di Salvatore Failla ha detto: "Non è ammissibile che dei lavoratori italiani che vanno ad operare in zone ad alto rischio terroristico non siano tutelati nel massimo modo possibile. Il trasferimento di Piano e Failla in terra libica è avvenuto con modalità assolutamente inadeguate esponendoli ad un rischio quanto mai elevato con le conseguenze tragiche che conosciamo. E tutto ciò nonostante i segnali di allarme della Farnesina". Il penalista ha aggiunto poi "la morte di Failla e Piano reclama giustizia".

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