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Reggio Emilia, imprenditore schiacciato da debiti di gioco rapina sala scommesse

23 ottobre 2016 | 11.44
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Foto di repertorio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Foto di repertorio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

Da affermato imprenditore edile a rapinatore di sale scommesse. Questa la metamorfosi di un uomo residente nel reggiano che, spinto dai debiti di gioco, ieri mattina, pistola in pugno, si è presentato in una sala scommesse di Novellara, dove peraltro aveva perso importanti somme di danaro, rapinando l’attività commerciale. Un colpo da circa 5.000 euro. L’imprenditore è poi fuggito dopo la rapina ma è stato identificato, rintracciato e arrestato dai carabinieri del nucleo operativo di Guastalla collaborati dai colleghi di Novellara.

In manette con l’accusa di rapina aggravata è finito un 46enne abitante a Gualtieri, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizone della Procura reggiana. Nei guai è finita anche la moglie 40enne denunciata per favoreggiamento.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, l’uomo ieri mattina poco dopo le 11.30 a volto scoperto e armato di una pistola ha fatto irruzione all’interno di una sala giochi di Novellara e minacciando la dipendente presente ha prelevato dal cassetto contanti per circa 5.000 euro. Poi si è dileguato. Quindi l’allarme al 112 dei carabinieri che sono intervenuti sul posto con una pattuglia per raccogliere le prime informazioni mentre nell’intera bassa reggiana è scattata una serrata caccia all’uomo.

Grazie all’analisi del sistema di videosorveglianza dei varchi del comune di Novellara e alle testimonianze raccolte dai carabinieri l’uomo è stato identificato e riconosciuto in un’apposita seduta d’individuazione fotografica dalla stessa vittima. I militari, riusciti a mettersi in contatto telefonico con la moglie, che si trovava in compagnia dell’uomo, sono riusciti a convincerlo a costituirsi. Poco dopo l’auto con a bordo l’uomo, condotta dalla moglie, si è fermata sotto casa.

La pistola utilizzata per la rapina, risultata una scacciacani, è stata rinvenuta dai carabinieri su indicazione del rapinatore, lungo la cispadana dove era stata gettata durante la fuga. La refurtiva invece non è stata trovata. Alla luce della flagranza di reato l’uomo è stato arrestato con l’accusa di rapina aggravata mentre la moglie è stata denunciata per favoreggiamento. Nel settembre del 2013 sempre a Novellara altro affermato 56enne.

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