"Qui, la tristezza si mischia con la speranza". E' il passo centrale dell'omelia di Papa Francesco durante la celebrazione della messa al cimitero romano di Prima Porta nella ricorrenza liturgica della commemorazione dei defunti. "Il cimitero - osserva il Pontefice - è un luogo triste perché qui sono sepolti i nostri cari. Ma qui noi portiamo anche i fiori come segno di speranza e posso dire anche di festa". Sottolinea il Papa: "Qui, la tristezza si mischia con la speranza: la tristezza per le spoglie dei nostri cari e la speranza che ci aiuta, perché anche noi dobbiamo fare questo cammino, tutti noi prima o poi, tutti: con più o meno dolore ma tutti e con il fiore della speranza, con quel filo forte che è ancorato all'Aldilà, il filo della speranza nella Resurrezione".
Il Pontefice ricorda che "Cristo è stato il primo a compiere quel cammino: Gesù ci ha aperto la porta della speranza con la sua Croce, la porta per entrare dove contempleremo Dio. Oggi - è l'invito di Papa Francesco ai fedeli raccolti nel cimitero - torniamo a casa con questa doppia memoria: la memoria del passato dei nostri cari che sono andati e la memoria del futuro cammino che noi andremo a fare, con la sicurezza, con la certezza delle parole uscite dalle labbra di Cristo".
Alla messa celebrata da Papa Francesco ha assistito la sindaca di Roma Virginia Raggi. Con la prima cittadina, anche l'assessore capitolino all'Ambiente Paola Muraro. Raggi ha preso posto nella prima fila posta sotto l'altare collocato davanti all'Ossario e ha lasciato il luogo della cerimonia dopo la solenne benedizione impartita dal Papa.
