'Poveri sì, schiavi e sfruttati no'. E' il messaggio-manifesto di papa Francesco nel corso del commovente incontro, in Aula Nervi, con persone che vivono nel disagio e nella precarietà. "Una parola che non è stata detta era nel vostro atteggiamento e a me è venuto al cuore quando lui ha detto 'la vita diventa così bella'. La vita ci si fa bella anche nelle peggiori situazioni, e questo significa dignità", dice il Papa nel suo discorso a braccio.
"Questo soltanto lo può fare un uomo e una donna che ha dignità: povero sì, ma non a terra. La stessa vita che ha avuto Gesù che è nato povero, la stessa del Vangelo, la stessa dignità di un uomo e una donna che ha perso. Povero sì, sfruttato no. Io so che molte volte vi siete trovati con persone che hanno voluto sfruttare la vostra volontà. Poveri sì, schiavi no", ammonisce il Pontefice.
Bergoglio ricorda che "la povertà è nel cuore del Vangelo per essere vissuta, la virtù invece non è nel Vangelo ma deve essere liberata dal Vangelo. So che per ognuno di voi a volte, molte volte la vita è stata molto difficile rispetto a quella degli altri. Sempre troveremo più poveri di noi ma la dignità ci fa essere sempre solidali. Dare la mano a chi sta soffrendo più di me". Il Papa si appella alla "capacità di essere solidali. Quando c'è molta ricchezza uno dimentica la solidarietà perché è abituato che non manca nulla".
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