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Genova, stupra e mette incinta figlia 13enne della convivente: condannato a 9 anni

22 novembre 2016 | 21.11
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Immagine d'archivio (FOTOGRAMMA) - (FOTOGRAMMA)
Immagine d'archivio (FOTOGRAMMA) - (FOTOGRAMMA)

Ha stuprato la figlia 13enne della compagna per anni, fino a quando lei non è rimasta incinta. Abusi iniziati nel 2011 e proseguiti fino alla denuncia - ad aprile di quest'anno - nei confronti dell'autore delle violenze, un 50enne ecuadoriano, il compagno della madre. Il tutto avvenuto tra le mura domestiche, quando la donna era fuori a lavorare.

L'uomo oggi è stato condannato a 9 anni di carcere per violenza sessuale aggravata dalla minore età della vittima e dalle conseguenze derivate: la ragazzina rimase infatti incinta in conseguenza delle violenze sessuali subite e, pochi mesi fa, ha avuto un figlio poi dato in adozione.

Nell'udienza con rito abbreviato in tribunale a Genova, per il 50enne è arrivata anche la condanna al pagamento di una provvisionale di 50mila euro e all'interdizione perpetua dai pubblici uffici. 

"Quando ha sospettato che fosse incinta - spiega Alessandro Storlenghi, l'avvocato della ragazzina, che al processo si è costituita parte civile - lui le ha fatto fare un test di gravidanza e le ha fatto prendere degli anticoncezionali e delle medicine per mesi, farmaci a caso dove c'era scritto che potevano presentare controindicazioni se assunti in gravidanza con rischio di interruzione".

Il pubblico ministero, Gabriella Dotto, aveva chiesto una condanna a 10 anni per l'uomo. "Il danno subito dalla ragazzina è inquantificabile - continua il legale - una storia di una brutalità terrificante, di abusi reiterati per molti anni, incominciati quando la ragazzina aveva quasi 12 anni e terminati quest'anno. E stato evidenziato in aula come questo soggetto abbia distrutto la vita di una persona".

In aula oggi la ragazza non c'era, e neanche la madre, che aveva scoperto le violenze e sporto denuncia la scorsa primavera. Ma la giovane era stata sentita precedentemente e aveva reso la deposizione che ha permesso di ricostruiti i fatti.

"Il primo rapporto completo - spiega l'avvocato - quando la bambina aveva 13 anni". Ma precedentemente erano già avvenute altre violenze. "Non ha avuto il coraggio - conclude l'avvocato - di parlare degli abusi subiti", temendo che l'uomo l'avrebbe picchiata.

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