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Scivolano a 2mila metri, due escursionisti muoiono in Val Susa

03 dicembre 2016 | 11.40
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Le operazioni di recupero, foto dal Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese
Le operazioni di recupero, foto dal Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese

Due escursionisti sono morti sulle pendici del Monte Civrari a 2.302 metri sullo spartiacque tra Valli di Lanzo e Val di Susa in Provincia di Torino. I loro corpi sono stati trovati questa mattina intorno alle 6:30 dal Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese. Le operazioni di recupero dei corpi sono state concluse in serata.

Del 59enne e del 72enne, si erano perse le tracce da ieri pomeriggio, quando i loro cellulari avevano smesso di funzionare. Entrambi residenti a Rivoli nel torinese, erano partiti per un'escursione ma, intorno alle 17:30, i familiari preoccupati hanno contattato il Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese che ha attivato le squadre da terra della XIII Delegazione Val di Susa e Val Sangone e della XII Delegazione Valli di Lanzo dal momento che l'elicottero non era più in grado di decollare a causa del buio.

Alle 19:10 in borgata Favella nel Comune di Rubiana è stata individuata l'automobile con cui i due escursionisti erano giunti sul posto. Subito, con l'aiuto delle Unità Cinofile da Ricerca di Superficie, sono iniziate le ricerche lungo i sentieri che salgono in quota.

Intorno alle 22:30 un cane ha rilevato una traccia lungo il sentiero che conduce al Colle della Croce, ma a causa del buio e della neve non era possibile spingersi più in alto. Le ricerche sono comunque proseguite per tutta la notte al di sotto del limite della neve finché, con il sopraggiungere dell'alba, questa mattina, le squadre hanno potuto scandagliare anche i versanti innevati.

I tecnici del SASP si sono spinti oltre il Colle della Croce individuando nella neve le tracce di salita degli escursionisti che conducevano alla Punta della Croce (2.234 metri), cima più bassa che sorge a sud del Monte Civrari. Mentre ripercorrevano le orme dei due, lungo la discesa intorno a quota 2.100 metri, si sono imbattuti nei segni di una scivolata e, intorno alle 6:30, hanno trovato più a valle i corpi dei due rivolesi, morti a causa delle ferite.

La prima parte dell'operazione, in quota, si è svolta su terreno ripido con una pendenza di circa 45 gradi e ghiacciato, che ha richiesto una serie di manovre con corda e attrezzatura alpinistica, tra cui piccozze e ramponi, per portare le barelle a valle sul tracciato del sentiero. Gli operatori sono scesi, poi, a piedi, trasportando le barelle sulle spalle lungo percorsi ghiacciati e scivolosi per un dislivello di oltre 1000 metri. Le salme sono state portate a Finalmente a monte della borgata Favella nel Comune di Rubiana, dove i carabinieri le hanno potuto prendere in carico per le procedure di riconoscimento.

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