"Cari concittadini, quando vedete questi disservizi dell'Acegas, cui diamo 38 milioni l'anno, telefonatemi, perché noi non siamo a Napoli, siamo a Trieste". Sono bastate queste parole al sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, per scatenare una bufera sui social. Tutto è nato quando il primo cittadino triestino ha raccontato in un video su Facebook di essersi recato in viale XX Settembre dopo aver ricevuto diverse telefonate che segnalavano cumuli di sporcizia e rifiuti in strada.
"Non è accettabile che spendiamo decine di milioni di euro all'anno con l'AcegasAps per la pulizia della città e ci troviamo il Viale XX Settembre (e non solo) in queste condizioni. E' vergognoso" ha tuonato Dipiazza, puntando il dito contro AcegasApsAmga, che si occupa, tra l'altro, della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. Ma a far storcere il naso agli utenti è stato l'accostamento di Trieste alla città partenopea. Un paragone infelice, che ha sollevato un polverone di polemiche in rete, soprattutto sulla pagina Facebook del sindaco, sulla quale sono spuntati commenti al vetriolo.
"Ignorante, razzista e provincialotto" l'ha apostrofato un utente, mentre un altro gli fa notare che "rappresenta una città e non dovrebbe cadere nei soliti luoghi comuni". Tra i più indignati, c'è chi consiglia al sindaco di farsi un giro a Napoli prima di parlare, o ancora, chi lo invita a dimettersi o a "buttare il cervello nell'umido".
"Sindaco - scrive qualcun altro - fare campagna elettorale in questo modo fa davvero ridere. Io non sono napoletano ma il paragone da lei fatto è davvero di basso livello". E tra chi spezza una lancia a suo favore, etichettandolo come "un sindaco fantastico", "un mito", c'è anche chi lo ammonisce con ironia, "Da oggi in poi - commenta un utente diremo "non fate come Trieste".