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Pisa, massacrata di botte alla stazione: arrestato il fidanzato

29 dicembre 2016 | 18.32
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(Fotogramma)
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Donna massacrata di botte alla stazione centrale di Pisa: il suo aggressore, un marocchino di 40 anni, è stato arrestato. La donna è stata ferita con pugni e bottigliate. La polizia ferroviaria ha fermato, nell'atrio biglietteria dello scalo ferroviario L. A. che è stato poi arrestato per lesioni gravi nei confronti della sua compagna, e resistenza a pubblica ufficiale nei confronti degli agenti intervenuti.

La donna è arrivata alla stazione centrale di Pisa martedì sera intorno alle ore 22, proveniente da Livorno. Una volta entrata nel corridoio che dal primo binario porta all'atrio biglietteria, ha incontrato il suo fidanzato, che le ha sferrato un pugno al volto e poi ha continuato a colpirla in varie parti del corpo. L'aggressore ha poi chiuso in un angolo del corridoio la donna, tra il distributore delle bibite e la porta di accesso al binario, colpendola con una bottiglia di vetro al volto, alla testa ed alle mani. La bottiglia si è rotta e l'uomo ha così inferto numerosi tagli e ferite.

Dopo l'aggressione L. A. ha lasciato la vittima a terra sanguinante e si è allontanato. Nel frattempo un passante che ha assistito alla violenza ha avvisato la pattuglia della Polfer in servizio di vigilanza. Alcuni poliziotti hanno dato subito la caccia all'aggressore fuggito mentre altri due agenti hanno prestato soccorso alla donna che aveva la testa ed il volto completamente coperti di sangue. Con un'ambulanza, è stata poi trasportata in ospedale. La donna ha quindi spiegato che il responsabile dell'aggressione era il suo compagno, del quale ha riferito le generalità. La sua ricerca è durata pochi minuti, in quanto l'uomo, mentre la donna era soccorsa dal personale medico intervenuto sul posto, è entrato all'interno dell'ambulanza cercando nuovamente la lite. In quel momento è stato bloccato dagli agenti.

Condotto negli uffici della Polfer, l'uomo ha assunto un atteggiamento aggressivo e minaccioso, rifiutandosi di indicare le generalità e successivamente colpendo con calci, pugni e testate la porta ed il vetro dell'ingresso dello stabile, resistendo agli agenti che cercavano di calmarlo; alla fine è stato immobilizzato con le manette di sicurezza.

Dalla visione delle telecamere del sistema di video sorveglianza della stazione è stata confermata in pieno la versione dei fatti fornita dalla donna, così come dalle dichiarazioni rese dal testimone che ha dato l'allarme. Inoltre sul luogo dell'aggressione sono stati trovati a terra numerosi frammenti di vetro insanguinati misti a capelli, provenienti dalla bottiglia usata dall'uomo per colpire la compagna, che sono stati acquisiti e sequestrati.

Una pattuglia si è recata al pronto soccorso dell'ospedale Cisanello di Pisa per raccogliere a sommarie informazioni dalla vittima dell'aggressione, che ha confermato la violenza subita senza alcuna spiegazione apparente ed in modo improvviso. La donna ha riferito di avere con il marocchino una relazione sentimentale da circa un anno e di convivere con lui saltuariamente.

Considerata la flagranza di reato e la pericolosità dell'uomo, che vanta numerosi precedenti penali (tra l'altro è sottoposto alla misura cautelare dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria presso i carabinieri di Cascina), L. A. è stato arrestato e processato per direttissima. In sede di udienza il giudice ha stabilito la misura cautelare in carcere in attesa del dibattimento ed è stato poi condotto nel carcere Don Bosco di Pisa.

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