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Cyberspionaggio, ecco come siamo messi in Italia

10 gennaio 2017 | 12.18
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Cyberspionaggio, ecco come siamo messi in Italia

Da anni acquisivano notizie riservate, dati sensibili e informazioni da istituzioni e pubbliche amministrazioni, studi professionali, personaggi politici e imprenditori di rilievo nazionale. Protagonisti due fratelli, entrambi residenti a Londra ma domiciliati a Roma e molto noti nel mondo dell’alta finanza capitolina, arrestati oggi.

D'altra parte, come si legge sul sito del 'Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica', le cui attività oggi includono anche intelligence economico-finanziaria e sicurezza cibernetica, "negli ultimi anni l'intelligence ha subìto un'evoluzione significativa, soprattutto per effetto della globalizzazione e dei fenomeni che a essa si accompagnano".

Con i progressi della tecnologia, infatti, "si è sempre più esposti a una forma di 'minaccia geo-traslata' che ha spostato il concetto di sicurezza da quella fisica a quella del Sistema-Paese".

In particolare "la difesa del ciberspazio è una priorità strategica per la sicurezza nazionale - si legge - Hacktivist, bande criminali, terroristi possono oggi acquisire informazioni da utilizzare a loro vantaggio. Possono attaccare infrastrutture di vitale importanza o la privacy dei singoli cittadini. Il ciberspazio è un vero e proprio campo di battaglia. E come tale ci si deve muovere al suo interno in un’ottica intelligence".

Gli organi e le autorità che hanno il compito di assicurare le attività di informazione con lo scopo di salvaguardare la Repubblica da ogni pericolo e minaccia proveniente dall'interno e dall'esterno del Paese sono:

- Presidente del Consiglio dei ministri

- Autorità delegata

- Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica (CISR)

- Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (DIS)

- Agenzia informazioni e sicurezza esterna (AISE)

- Agenzia informazioni e sicurezza interna (AISI)

"L'intelligence è lo strumento di cui lo Stato si serve per raccogliere, custodire e diffondere ai soggetti interessati, siano essi pubblici o privati, le informazioni rilevanti per la tutela della sicurezza delle Istituzioni, dei cittadini e delle imprese" si legge sul sito.

"L'intelligence svolge pertanto un ruolo fondamentale e imprescindibile per il quale si serve di professionalità provenienti da ambienti diversi che agiscono secondo peculiari procedure volte a salvaguardare la riservatezza degli operatori e delle loro attività".

In considerazione delle nuove sfide (tra cui quelle economico-finanziaria e la sicurezza cibernetica) "si identificano oggi diverse tipologie di raccolta ed elaborazione delle informazioni". E tra queste, in base alla tipologia di fonte informativa, qui in Italia abbiamo:

- Osint (Open Source intelligence – attività di raccolta delle informazioni mediante l’analisi di fonti aperte).

- Imint (Imagery intelligence – attività di raccolta delle informazioni mediante l’analisi di fotografie aeree o satellitari).

- Humint (Human intelligence – attività di raccolta delle informazioni mediante contatti interpersonali).

- Sigint (Signal intelligence – attività di raccolta delle informazioni mediante l’intercettazione e analisi di segnali, sia tra persone sia tra macchine).

- Techint (Technical intelligence – riguardante armi ed equipaggiamenti militari).

- Masint (Measurement and Signature intelligence – attività di raccolta delle informazioni non classificabili nelle precedenti categorie).

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