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Massacro Ferrara, i genitori di Manuel: "Non lo abbandoniamo"

13 gennaio 2017 | 13.30
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Massacro Ferrara, i genitori di Manuel:

All'uscita del Tribunale dei minorenni di Bologna, dove si sono recati per assistere all'udienza di convalida del figlio, appaiono disperati e pietrificati i genitori di Manuel, esecutore materiale del massacro dei due coniugi di Pontelagorino, Salvatore Vincelli e Nunzia Di Gianni, organizzato insieme a Riccardo, figlio sedicenne della coppia.

"Manuel si è pentito, non l'abbandoneremo, quello che dev'essere sarà" dice il padre. "Ora vogliamo andare a casa e basta". Il ragazzo, aggiunge, "stamattina era normale, come sempre".

"Lui e Riccardo - dice - erano molto amici e molto legati. Andavano a scuola insieme e noi andavamo sempre al ristorante dei genitori di Riccardo a mangiare".

I genitori di Manuel non riescono a spiegarsi cos'è successo. "La gente - dice il padre - dice tante baggianate e cattiverie ma la verità la sappiamo solo noi".

Per il padre di Manuel, il figlio è stato convinto o condizionato a compiere l'omicidio dei genitori dell'amico Riccardo. "E' logico" commenta. Il giorno dell'omicidio, quando i genitori di Manuel hanno visto i due giovani, "sembravano normali e non avevano nulla di strano" dice il padre.

Stamattina appena hanno visto Manuel gli hanno detto che gli vogliono "bene lo stesso e che ci siamo e non lo abbandoniamo" dice la coppia. "Si è pentito" aggiunge la madre, quasi in lacrime.

Il legale, non sono i soldi il movente - "Il movente che emerge", gli 80 euro di acconto e 1000 euro in tutto, dice Lorenzo Alberti Mangaroni Brancuti, l'avvocato del 17enne, "è debole e paradossale credo ci sia bisogno approfondire l'argomento con persone più competenti dal punto di vista psicologico". L'avvocato esclude che l'adolescente abbia compiuto il crimine solo per incassare la ricompensa promessa dall'amico Riccardo, figlio della coppia massacrata. Il rapporto tra i due era molto stretto e l'avvocato non esclude che sia stato "condizionato".  "Era il migliore amico di Riccardo poi da lì che cosa ci sia non lo so". Esclude, però, che sia stato ricattato. "Manuel chiaramente si rende perfettamente conto di quello che è successo, sta prendendo coscienza e ricorda quello che è successo. E' sconvolto, così come i genitori, chiaramente nessuno di loro si aspettava una cosa di questo genere".

La convalida del fermo - Il Gip del Tribunale dei minori di Bologna ha convalidato il fermo e la misura della custodia nel carcere minorile per il 16enne Riccardo Vincelli e il 17enne Manuel Sartori, rei confessi dell'omicidio di Salvatore Vincelli e Nunzia Di Gianni, genitori di Riccardo. Il giudice ha accolto le richieste del pm Silvia Marzocchi mentre ha respinto le proposte degli avvocati difensori dei due adolescenti che chiedevano misure alternative al carcere.

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