Si stringe il cerchio attorno agli amici della donna trovata morta ieri, nella sua casa, alla periferia ovest di Milano. Un caso che sembra tingersi sempre più di giallo, con svariate circostanze poco chiare. Fra tutte il fatto che la vittima, che presentava ferite lacero-contuse sul volto, è stata trovata nel suo letto con indosso gli abiti presumibilmente scelti per andare al lavoro.
Il custode dello stabile in cui la 54enne abitava avrebbe riferito agli investigatori di averla vista uscire per andare al lavoro intorno alle otto del mattino del giorno stesso in cui è avvenuto il ritrovamento del cadavere, intorno alle 18.30. A scuola però la donna non è mai arrivata, tanto che i suoi colleghi, non riuscendo a rintracciarla né ad avere sue notizie, hanno lanciato l'allarme.
Le indagini condotte dalla squadra mobile del capoluogo lombardo si starebbero concentrando sulle persone che la donna, impiegata in una scuola pubblica per l'infanzia, conosceva e frequentava abitualmente, escludendo quindi una rapina finita male.
La situazione fotografata dai poliziotti della scientifica, inoltre, porterebbe a ritenere che l'omicidio sia avvenuto all'interno della stessa camera da letto, escludendo quindi lo spostamento del corpo da un luogo diverso da quello del ritrovamento. A destare l'attenzione degli investigatori vi sarebbe anche il rubinetto del gas, trovato aperto da un vicino di casa che, allarmato dal forte odore, ha chiamato il 113.
L'ex marito della donna, originario delle isole Seichelles, è attualmente all'estero e gli investigatori hanno confermato la circostanza; dunque un suo coinvolgimento diretto sarebbe per il momento escluso.
Secondo i primi rilievi effettuati dal medico legale, la donna sarebbe stata uccisa circa otto ore prima del ritrovamento. Sul volto presentava ferite lacero-contuse, sul corpo molto sangue. Si attendono tuttavia gli esiti dell'autopsia per chiarire la natura dell'oggetto con il quale sarebbe stata colpita.
Le indagini, coordinate dal pm di Milano Letizia Mannella, proseguono. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire la cerchia di rapporti e amicizie della vittima. La tesi che a commettere l'omicidio possa essere stato qualcuno che la conosceva è la più accreditata. E ieri sera, intanto, è stata perquisita l'abitazione di un uomo, anche se questa, precisano gli investigatori, al momento resta solo una delle ipotesi all'esame.