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Terremoto e bambini, il decalogo per proteggerli

18 gennaio 2017 | 16.29
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Foto di repertorio (Fotogramma)
Foto di repertorio (Fotogramma)

La terra continua a tremare nel Centro Italia. In molte città le scuole sono state evacuate. I bambini sono stati portati subito in giardino, in via precauzionale. Una situazione che di sicuro li ha colpiti e, pur non avendo perso la propria casa e le abitudini come i loro coetanei che vivono nelle zone terremotate, ha lasciato un segno. Save the children ha stilato un decalogo per proteggere i più piccoli.

1) Evitare che i bambini stiano troppo davanti alla televisione: continuare a veder immagini del disastro non aiuta i bambini a superare il trauma, perché potrebbero non capire che si tratta di immagini registrate e pensare che l’evento catastrofico sia ancora in corso.

2) Ascoltare attentamente i bambini: prima di fornire loro informazioni, cercare di capire qual è la percezione dell’evento e quali i loro interrogativi in merito. Iniziare a dialogare con loro per fornire delle spiegazioni chiare di quanto accaduto, che siano comprensibili in base all’età, lasciando che esprimano le proprie preoccupazioni e tranquillizzarli.

3) Rassicurare i bambini e fornire loro il primo supporto psicologico: rasserenarli spiegando loro quello che si sta facendo per proteggerli, nonché informarli che durante un’emergenza la cosa che si considera prioritaria è aiutarli, affinché si sentano al sicuro.

4) Accettare l’aiuto di esperti: per chi sta vivendo da vicino questa tragedia, con vittime in famiglia, è importante considerare di rivolgersi a personale specializzato per aiutare sia i bambini che gli altri membri della famiglia a superare il trauma della perdita. Inoltre, anche se non hanno sperimentato direttamente questo choc, bisogna considerare che i bambini possono essere stati turbati da scene che hanno visto o storie che hanno ascoltato. I genitori devono prestare particolare attenzione a ogni cambiamento significativo nelle abitudini relative a sonno, nutrizione, concentrazione, bruschi cambiamenti d’umore, o frequenti disturbi fisici senza che ci sia un’apparente malattia in corso, e in caso questi episodi non scompaiano in un breve lasso di tempo, si consiglia di rivolgersi a personale specializzato.

5) Aspettarsi di tutto: non tutti i bambini reagiscono allo stesso modo a eventi traumatici e con lo sviluppo, le capacità intellettuali, fisiche ed emozionali dei bambini cambiano. Se i più piccoli dipendono dai propri genitori per avere la chiave d’interpretazione di quanto accaduto, quelli più grandi e gli adolescenti attingono informazioni da varie fonti. Tener presente che soprattutto gli adolescenti possono essere maggiormente colpiti da queste storie proprio perché in grado di capire meglio. Benché i ragazzi più grandi sembrano avere più strumenti a loro disposizione per gestire l’emergenza, hanno comunque bisogno di affetto, comprensione e supporto per elaborare l’accaduto

6) Dedicare tempo e attenzione: i bambini hanno bisogno di sentire che gli adulti di riferimento sono loro particolarmente vicini e di percepire che sono salvi e al sicuro. È fondamentale parlare, giocare con loro e soprattutto ascoltarli, trovare il tempo per svolgere apposite attività con i bambini di tutte le età, leggere loro storie o cantare l’abituale ninnananna per farli addormentare.

7) Essere un modello: i bambini imparano dai grandi come gestire le emergenze. Occorre essere attenti a esprimere le proprie emozioni di fronte ai bambini a seconda della loro età.

8) Imparare dall’emergenza: anche un evento catastrofico può essere un’opportunità per far capire ai bambini che tutti viviamo in un mondo dove possono accadere queste cose e che in questi momenti è essenziale aiutarsi l’un l’altro.

9) Aiutare i bambini a ritornare alle loro normali attività: quasi sempre i bambini traggono beneficio dalla ripresa delle loro attività abituali, dal perseguire i propri obiettivi, dalla socialità. Quanto prima i bambini ritorneranno al loro ambiente abituale e meno si continuerà a parlare del sisma, più riusciranno a superare velocemente il trauma.

10) Incoraggiare i bambini a dare una mano: aiutare gli altri può contribuire a dare ai bambini un senso di sicurezza e controllo sugli eventi. Soprattutto gli adolescenti possono sentirsi artefici di un cambiamento positivo. È pertanto importante incoraggiare i bambini e i ragazzi a dare il loro aiuto alle organizzazioni che assistono i loro coetanei.

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