"Non possiamo assolutamente e sarebbe pericolosissimo abbassare la guardia soprattutto per quanto riguarda gli edifici strategici come scuole o ospedali". E poi c'è da valutare la situazione delle dighe, una delle quali "è su una faglia che si è parzialmente riattivata". Ad affermarlo ieri al Tg3 è il presidente della Commissione Grandi Rischi, Sergio Bertolucci.
"Nella zona di Campotosto - spiega - c'è il secondo bacino più grande d'Europa con tre dighe, una delle quali su una faglia che si e parzialmente riattivata e ci possono essere movimenti importanti di suolo che cascano nel lago, per dirla in maniera semplice: un effetto Vajont. Se si avverte un aumento del rischio, bisogna immediatamente renderlo trasparente alle Autorità e alla popolazione", conclude il presidente della Commissione.
Grandi Rischi: "Guardia alta a Campotosto ma niente panico"
A stretto giro arriva però la precisazione dello stesso Bertolucci: "Non c'è nessun pericolo imminente di un effetto Vajont. E' importante continuare a monitorare l'evoluzione sismica in quella zona" in quanto "esiste un aumento della pericolosità dovuta ai movimenti della faglia".
A rassicurare interviene anche Enel, che ribadisce che "a seguito dei recenti eventi sismici non si rileva alcun danno alla diga di Campotosto. Il buono stato delle opere è confermato da tutti i controlli previsti eseguiti da Enel in questi giorni, compreso il volo con elicottero effettuato nella giornata di venerdì. Il volume attualmente invasato è di circa il 40%, quindi molto basso". "Alla luce della difficile situazione idrogeologica di questi giorni si è comunque deciso, come misura cautelare, estrema, di procedere ad una ulteriore progressiva riduzione del bacino", si legge nella nota della società.