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Giustizia, Orlando: "Sul reato di tortura non c'è più tempo da perdere"

28 gennaio 2017 | 11.39
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(Fotogramma)
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"Qui a Milano, nella città di Cesare Beccaria, voglio in particolare ribadire l'impegno per l'introduzione del reato di tortura". E' uno dei passaggi dell'intervento del ministro della Giustizia, Andrea Orlando, in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario a Milano. "Mi pare impossibile, scriveva Pietro Verri, che l'usanza di tormentare privatamente nel carcere per avere la verità possa reggere per lungo tempo ancora. Aveva ragione, non ha retto. Ma nessuna conquista è definitiva come dimostrano le cronache di questi giorni e il fatto che grandi democrazie mettano in conto la possibilità di riutilizzare questo strumento", evidenzia il ministro. 

"Non possiamo perdere altro tempo nell'affermare un principio che tra l'altro ci viene richiesto anche in sede europea ed internazionale", sottolinea Orlando che ricorda come "per la prima volta l'Italia non è più tra i primi cinque paesi per casi pendenti davanti alla Corte europea dei diritti dell'uomo", conclude.

Facendo il quadro sui risultati raggiunti e gli obiettivi individuati per migliorare la giustizia, il ministro individua una 'insidia'. E cioè che "singoli soggetti della giurisdizione reagiscano alle difficoltà ripiegando in una dimensione corporativa tentando sì di salvaguardare le proprie ragioni ma attraverso la delegittimazione di quelle degli altri" con la "finale delegittimazione di tutto il sistema". Per il Guardasigilli va invece ricercata con ostinazione "la ricerca del dialogo e del confronto".

Orlando sottolinea "con forza il volume della risposta che siamo riusciti sin qui a dare". In particolare ricorda che si è passati da una "situazione critica" degli organici a numeri ben diversi: "1.820 sono le immissioni previste marzo, 1.600 già quelli negli uffici, e "3.300 quelle di assunzione ordinaria che si aggiungeranno nel corso di un anno". Soluzioni che prevederanno "finalmente l'ingresso nei ranghi dell'amministrazione di risorse giovani".

Guardando all'arretrato civile e penale, i numeri migliorano: "a fine dicembre, il totale delle pendenze è sceso a 3,8 milioni, superando la già ottimistica previsione". In questo campo il distretto di Milano "ha giocato un ruolo significativo": nell'ultimo triennio anno si sono registrare punte di riduzione dell'arretrato del 23,5% per la Corte d'Appello e di oltre il 20% per i tribunali di Milano, Varese e Pavia.

Risultati raggiunti, secondo Orlando "nonostante coperture di organico della magistratura e del personale amministrativo: è evidente che vi è stato uno sforzo notevole. Ne va dato atto, senza mancare di adottare correttivi".

L'impegno del ministro della Giustizia verso il distretto milanese è di "una parte significativa di nuovi reclutamenti di magistrati e di personale amministrativo, riportando le scoperture nella media nazionale, già sensibilmente migliorata dagli ultimi interventi", annuncia il Guardasigilli.

Il Guardasigilli non dimentica di sottolineare come sia "ancora necessario impegnarsi per ampliare il numero delle donne in posizioni apicali" e si dice contento di tenere il suo intervento a Milano "davanti al primo presidente donna di questa Corte".

I ringraziamenti finali sono per tutte le figure professionali -magistrati, avvocati, personale amministrativo - che operano con impegno quotidiano. Questa sera l'ordine degli avvocati di Milano conferirà il Sigillo del San Gerolamo al ministro Orlando, riconoscimento simbolico per il suo lavoro a favore della giustizia.

Il ministro Orlando nel sottolineare l'impegno del governo sul fronte della giustizia parla di una "significativa inversione di marcia rispetto al passato" con "un'attenzione al tema delle risorse umane che mancava da anni nel settore". Quanto alla ridistribuzione "delle piante organiche di primo grado, attuata recentemente dopo un ritardo di decenni, essa richiede una fisiologica azione di monitoraggio".

Oltre al piano straordinario di applicazioni extradistrettuali di magistrati nelle sedi più gravate, è in corso di predisposizione un progetto normativo che prevede "l'istituzione di sezioni specializzate in materia di immigrazione, protezione internazionale e libera circolazione dei cittadini dell'Unione europea; è previsto che Milano sia sede di una delle dodici sezioni specializzate". In materia di risoluzione delle controversie in via alternativa, in quest'ultimo anno le mediazioni civili sono state 196.247, +10% rispetto al 2015.

"L'incapacità di far nascere una governance politica globale si paga, oggi, con il risveglio di un nazionalismo muscolare, quando non apertamente aggressivo. La storia purtroppo insegna: quando manca di compiere un passo avanti non si rimane fermi, si scivola indietro". Questo un altro fra i passaggi chiave dell'intervento del ministro, che inoltre ricorda l'impegno per "contrastare i fenomeni del terrorismo e della radicalizzazione violenta", l'applicazioni di procedure per semplificare lo scambio di informazioni ed intelligence, la realizzazione della Banca dati del Dna, l'impegno contro la lotta dell'odio online e del cybercrime. Nel suo intervento rimarca come nel dibattito europeo sulla Direttiva antiterrorismo il ministero si sia battuto per un "testo ambizioso", direttiva che presto vedrà la luce.

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