Ha picchiato la moglie fino a romperle il setto nasale, oltre a provocarle lesioni di minore gravità, e l'ha cosparsa di liquido infiammabile ma per fortuna non ha appiccato il fuoco.
E' successo a Laterza, in provincia di Taranto, dove i carabinieri hanno arrestato un operaio di 51 anni, con le accuse di lesioni personali e maltrattamenti in famiglia. Nei suoi confronti è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Taranto, Giuseppe Tommasino, su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica Giovanna Cannarile.
La vittima, una donna di 47 anni, è stata ricoverata all'ospedale di Castellaneta dove i sanitari hanno stabilito una prognosi di 30 giorni. Il marito, al termine di un turno di lavoro notturno, si era recato a casa del figlio, dove si trovava la donna. Il 51enne, dopo aver convinto la vittima a seguirlo, promettendole di andare a fare la spesa insieme, ha raggiunto la periferia dell’abitato e, dopo aver intavolato una conversazione animata su aspetti critici della loro relazione, l'ha colpita anche con un pugno al volto.
La vittima è riuscita a divincolarsi. Un automobilista, che passava da quelle parti per caso, l'ha soccorsa e l'ha accompagnata a Laterza nell’abitazione del figlio della donna dove, poco dopo, è giunta un’ambulanza del 118 che l'ha trasportata in ospedale.
Infine la 47enne è stata dimessa. I carabinieri, raccolta la denuncia, hanno sequestrato sul luogo dell'aggressione alcuni indumenti della vittima risultati intrisi di liquido infiammabile cosparso dall’uomo. Dagli accertamenti è emerso che si trattava dell’ennesima lite tra i coniugi nel corso delle quali l’uomo aveva già più volte aggredito la moglie. Il pm Cannarile, informata dell’evento, dello sviluppo delle indagini e sulla base degli elementi raccolti, ha chiesto al gip del Tribunale di Taranto il provvedimento cautelare nei confronti dell’uomo.
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