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Migranti, Minniti: "Prime motovedette libiche e campi di accoglienza insieme a Ong"

20 marzo 2017 | 17.34
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(Il ministro dell'Interno Marco Minniti con i partecipanti al vertice)
(Il ministro dell'Interno Marco Minniti con i partecipanti al vertice)

"Entro la metà di maggio" la consegna alla Libia delle prime motovedette libiche che l'Italia ha in custodia dal 2011, poi l'allestimento di campi di accoglienza nei paese africano con l'obiettivo del "pieno rispetto dei diritti umani" e il coinvolgimento anche per questo di Ong organizzazioni internazionali come l'Oim e l'Unhcr: queste le tappe principali del "percorso deciso insieme" a Roma in occasione della riunione del gruppo di contatto per la rotta migratoria del Mediterraneo centrale tra i Paesi europei e nordafricani, alla quale hanno preso parte il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, i ministri dell'Interno di sette Paesi Ue, il ministro dell'Interno della Tunisia Hedi Majdoub, il primo ministro del Governo di accordo nazionale della Libia, Fayez Mustafa al-Sarraj, i ministri dell'Interno e degli Esteri libici, Elaref Elkhuja e Mohamed Taha Siyala e il Commissario europeo per le migrazioni Dimitris Avramopoulos. (Fotogallery)

A delineare la strategia, al termine dei lavori, il ministro dell'Interno Marco Minniti insieme al commissario europeo Avramopoulos. Quest'ultimo ha riconosciuto che "il nostro Paese è stato sottoposto a una pressione fortissima" sotto il profilo dei flussi migratori illegali ma ha voluto rassicurare sul fatto che "l'Italia non è sola, l'Unione europea è al suo fianco. La sfida con cui ci si confronta non è europea o africana, è globale e condivisa".

Nel corso del meeting, "impreziosito -ha rilevato Minniniti- dalla presenza di Gentiloni e Sarraj", è stato fatto il punto "sulla stabilizzazione della Libia e la lotta ai trafficanti di esseri umani". In questo senso, "cruciale è il controllo delle acque territoriali" ed è per questo che l'Italia si è impegnata nell'opera di formazione e addestramento della nuova guardia costiera libica.

Altri temi sul tappeto, "l'aumento senza precedenti dei minori non accompagnati" sbarcati sulle coste europee e la questione delle 'relocation', "un punto che, abbiamo sottolineato, ancora non va avanti" ed è per questo che l'azione di Minniti sarà volta a far sì che i Paesi europei mettano in pratica politiche di "impegno solidale a lavorare perché sia rispettato quanto deciso due anni fa" in sede europea, quando si stabilì la quota di 40mila profughi da distribuire nei Paesi Ue.

"Nessuno ha in tasca la soluzione del problema - ha osservato il responsabile del Viminale- ma oggi è stata manifestata la comune volontà di governare l'immigrazione illegale, senza subirla o inseguirla e tenendo presente che qualsiasi politica di integrazione ha un limite nella capacità di accoglienza. Integrazione e accoglienza, due parole che devono andare di pari passo".

Per gestire il fenomeno dell'immigrazione irregolare dal Nord Africa "serve un forte impegno di solidarietà" ma bisogna allo stesso tempo pensare "a investimenti molto significativi", ha poi aggiunto Minniti, a conclusione della prima riunione del gruppo di contato dei Paesi europei e africani sulla rotta del Mediterraneo centrale, ricordando che l'Italia ha già da tempo impegnato la somma di 200 milioni per assicurare un meccanismo di gestione globale del fenomeno. Minniti ha manifestato la propria soddisfazione perché i Paesi europei e nordafricani che hanno costituito il gruppo di contatto "hanno trovato non solo un accordo, ma anche uno spirito positivo, un comune sentire che è particolarmente importante su questo argomento".

Con Minniti, presente alla conferenza finale del vertice il commissario europeo per le Migrazioni, gli affari interni e la cittadinanza, Dimitris Avramopoulos, che ha precisato che, dei 200 milioni complessivi finora impegnati dalla Ue, 12,2 saranno impiegati per la formazione e le attività della Guardia costiera libica e 90 milioni per le strutture sul territorio, compresi i campi di accoglienza che verranno allestiti nel Paese africano in collaborazione con le principali Ong.

MINISTRO LIBICO - Il ministro degli Esteri del governo di concordia libico, Mohamed Taher Siyala, si è detto "soddisfatto" per l'esito del primo incontro del 'Gruppo di Contatto' sulla rotta migratoria del Mediterraneo centrale. "Ci sono state delle buone promesse e speriamo che gli impegni vengano mantenuti", ha affermato Siyala in una dichiarazione rilasciata ad Aki-Adnkronos International al termine dell'incontro.

Il capo della diplomazia del governo del premier Fayez Serraj ha poi sottolineato "l'importanza che l'Europa non si limiti a pattugliare le proprie coste, ma agisca con interventi mirati nei Paesi di origine (dei migranti, ndr) in Africa per creare sviluppo e occupazioni". Siyala si è infine detto "molto felice" per essere stato informato dalle autorità italiane che "l'ambasciata a Tripoli inizierà a rilasciare visti Schengen per i cittadini libici a partire dal 2 aprile prossimo".

Al termine dei lavori Minniti ha annunciato che "entro la metà di maggio" avverrà la consegna alla Libia delle prime motovedette libiche che l'Italia ha in custodia dal 2011. Successivamente saranno allestiti dei campi di accoglienza nel Paese africano con l'obiettivo del "pieno rispetto dei diritti umani" e il coinvolgimento anche per questo di ong organizzazioni internazionali come l'Oim e l'Unhcr.

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