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Il caso

"Tutt* alla Rai!", domani manifestazione contro sessismo in tv

21 marzo 2017 | 10.55
LETTURA: 3 minuti

a cura della redazione web

Non bastano le scuse, non basta la chiusura del programma. Il caso 'Parliamone sabato' scuote i movimenti delle donne e provoca reazioni che vanno oltre l'indignazione social. E' per questo che domani, martedì 22 marzo alle 14, il movimento 'Non Una Di Meno' ha organizzato una manifestazione di protesta sotto i cancelli della sede Rai di viale Mazzini a Roma: "Non possiamo restare a guardare - spiegano le organizzatrici nella nota che accompagna il manifesto - mentre dalla televisione pubblica in tutte le case d'Italia va in scena uno spettacolo del genere".

"A "Parliamone sabato", rubrica di "La vita in diretta" condotta da Paola Perego - si legge ancora -, è montata ovunque la polemica a seguito del servizio su "Gli uomini preferiscono le straniere" con una grafica che illustra il "valore aggiunto" delle giovani non italiane. Uno spaccato significativo della televisione pubblica italiana in cui si parla delle donne come beni da acquistare al mercato, in cui addirittura si definisce un ranking per stabilire una gerarchia di valori che contano per "l'uomo che cerca moglie'".

"Non bastano le scuse del direttore di Rai1, Andrea Fabiani, della presidente della Rai, Monica Maggioni. Quante trasmissioni - si chiedono ancora - vanno in onda quotidianamente, condite dei peggiori stereotipi, in cui machismo, sessismo, beceri luoghi comuni si fondono con un razzismo sempre più dilagante. Intrecci di genere, razza e classe sociale giocati ancora una volta sui corpi delle donne. Quante migliaia di persone sono costrette a vedere una televisione pubblica del genere, così stereotipata e sessista?".

"La violenza - continua la nota del movimento - è anche quotidiana: vive nelle nostre relazioni, sui posti di lavoro, nei media. Non possiamo restare a guardare mentre dalla televisione pubblica in tutte le case d'Italia va in scena uno spettacolo del genere".

"Migliaia di donne - ricordano le organizzatrici - sono scese in piazza lo scorso 26 novembre in occasione della giornata mondiale per l'eliminazione della violenza sulle donne e l'8 marzo in più di 50 paesi del mondo migliaia di donne sono state protagoniste con i loro corpi e le loro rivendicazioni nel primo e storico sciopero globale delle donne. È nato un movimento delle donne in sinergia con il resto del mondo, in Italia si chiama 'Non una di meno', nel caso i media italiani se ne fossero dimenticati. Un movimento che sta preparando il piano nazionale antiviolenza. Denunciamo con forza la Rai nella quale fenomeni di questo tipo trovano spazio. Ricostruiamo insieme - propongono - narrazioni davvero differenti, le nostre narrazioni! Ci vediamo tutte e tutti alla sede della Rai a Roma in Viale Giuseppe Mazzini, 14 vicino la statua del cavallo".

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