"Una bella giornata per l’Italia e l’Europa". Non ha nascosto la sua soddisfazione il ministro dell'Interno, Marco Minniti, al termine di una giornata campale per Roma: 40 capi di Stato a celebrare i 60 anni dei Trattati di Roma, quattro cortei e due sit-in. Una giornata vissuta al cardiopalma, tra allarme terrorismo e pericolo black bloc, che si è conclusa senza problemi. E che ha visto il successo della macchina imponente messa in piedi.
Massiccio lo spiegamento di forze: 5mila agenti in campo per le strade della capitale, tra forze dell'ordine e forze armate dell'operazione 'Strade Sicure', tiratori scelti, artificieri, droni, unità cinofile, agenti in borghese. Una città blindata, con il centro protetto da due cerchi concentrici, la zona blu e la zona verde, con 18 accessi controllati.
Il ministro l'aveva promesso: non saranno ammesse violenze, nessun dialogo con chi cerca solo di creare tensione e disordini. E le parole d'ordine contro devastazione e rischio attentati sono state prevenzione e controllo del territorio. Tutto ha funzionato, e alla fine il titolare del Viminale ha telefonato al capo della Polizia, Franco Gabrielli, per congratularsi "per la gestione esemplare del lavoro svolto da tutte le forze dell’ordine". E ha ringraziato tutti gli uomini e le donne in campo, per aver "garantito che questo importante anniversario potesse svolgersi in assoluta serenità, consentendo a tutti di poter manifestare liberamente le proprie opinioni. Garantendo, altresì, tranquillità e sicurezza alla Città di Roma. Oggi come ieri, questa è la vera forza di una democrazia".
Un'azione non facile, visto che a fine giornata la questura di Roma fa sapere che "tutte le attività poste in essere hanno sventato un chiaro progetto di devastazione della città di Roma". Duemila persone sono state controllate, 122 condotte negli uffici di polizia per ulteriori accertamenti; a 30 manifestanti è stato notificato il foglio di via obbligatorio. Il principale intervento è stato necessario con l’azione di contenimento dello spezzone staccatosi dal corteo 'Eurostop' sul lungotevere, all'altezza della Bocca della Verità, quando si sono registrati gli unici momenti di tensione, poi rientrati.
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