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Giostre e giochi gonfiabili con i soldi del Cnr: in manette funzionario

27 marzo 2017 | 13.23
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Foto di repertorio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Foto di repertorio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

La Guardia di Finanza di Napoli ha eseguito un decreto di fermo nei confronti di Vittorio Gargiulo, già segretario amministrativo dell'istituto Ambiente Marino Costiero del Consiglio nazionale delle ricerche. Il funzionario è gravemente indiziato per i delitti di peculato e concussione, che sarebbero stati commessi negli anni dal 2011 al 2015.

Secondo quanto emerso dalle indagini coordinate dalla Procura di Napoli, il funzionario si sarebbe appropriato di oltre 1 milione di euro di pertinenza dell'istituto. Le indagini sono scattate in seguito di verifiche interne al Cnr, culminate in una denuncia presentata dal direttore generale Paolo Annunziato alla Procura di Napoli.

Nella prima fase delle indagini è emersa l'anomalia di una fattura riferita a una consegna effettuata non presso la sede dell'Istituto ma nella residenza di Gargiulo: si trattava di giochi e giostre gonfiabili "riferibili evidentemente - spiega il procuratore aggiunto Alfonso D'Avino - a un'attività di intrattenimento di bambini (denominata 'Facimm Fest') che Gargiulo svolgeva parallelamente".

La spesa complessiva, per un totale di oltre 32mila euro, è stata contabilizzata come materiali di consumo da laboratorio. Dalle indagini è emerso che il funzionario si sarebbe appropriato di ulteriori somme di denaro di pertinenza dell'ente, ricorrendo a una pluralità di modalità operative.

Tra queste la ristrutturazione della sua abitazione, con realizzazione di una vasca idromassaggio per una somma di 11mila euro, contabilizzata come "ripristino locali interni dell'Istituto", l'acquisto di teloni e tende per uso personale per 40mila euro, contabilizzata come "Studio e progettazione per tenda jack-up", l'acquisto di mobili per 16mila euro, contabilizzato come spesa per materiali per "campagne oceanografiche", l'acquisto di materiale informatico per oltre 500mila euro, contabilizzato come "spesa per materiali di consumo, cancelleria, beni mobili, materiali di ufficio", materiali che l'indagato avrebbe rivenduto a terzi i quali, a loro volta, li avrebbero ricollocati sul mercato attraverso un sito web.

E ancora, acquisti fittizi presso ditte compiacenti per 325mila euro. In tutti i casi Gargiulo avrebbe provveduto a formare falsa documentazione per far apparire i mandati di pagamento giustificati dall'acquisto di forniture di beni o servizi nell'interesse dell'Istituto Ambiente Marino Costiero.

Attraverso perquisizioni domiciliari nella sua abitazione, i militari della Guardia di Finanza hanno recuperato parte del materiale, tra cui i giochi gonfiabili e un televisore di grosse dimensioni. L'adozione del decreto di fermo, spiega D'Avino, si è resa necessaria in quanto "dagli ulteriori accertamenti in corso è emerso che Gargiulo, peraltro a conoscenza delle indagini a suo carico, avendo già subito due perquisizioni, si stava adoperando per allontanarsi dal territorio dello Stato".

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