a cura della redazione web
Un appello accorato affinché chi ha visto, sentito o addirittura ripreso gli ultimi minuti di coscienza di Emanuele Morganti, massacrato dal branco ad Alatri per futili motivi nella notte di venerdì, parli e si faccia avanti rompendo quello che sembra essere un muro di omertà. A firmarlo, nella pagina Facebook nata in ricordo del ventenne e dal titolo 'Emanuele Morganti Giustizia', è Sara: "Ridate una dignità ad Emanuele, e parlate. Non siate mai l'uno fra tanti, ma la diversità. Siate essere umani - scrive -, e non belve. Qualcuno ha visto, sentito, filmato. Distaccatevi da questa omertà che appartiene a tutti. Alzate la testa e urlate quello che sapete. Perché non è giusto. Perché una vita non può essere interrotta così, per mano di un altro essere umano.
"E non raccontate - continua Sara parlando ai suoi concittadini - come è stato ucciso, passo passo, come fosse il racconto di un libro drammatico. Raccontate che Emanuele poteva essere salvato. Perché non bastavano due amici al suo fianco a liberarlo dal branco. Non ce l'avrebbero mai fatta. Ridate dignità alla sua famiglia,alla sua fidanzata, ai suoi amici, alla sua squadra. Ridate dignità - conclude - a quel suo sorriso che nessuno potrà mai più vedere".