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"Spero ti ammazzino come un cane", minacce a Klaus Davi

06 aprile 2017 | 17.48
LETTURA: 3 minuti

(Fotogramma)
(Fotogramma)

Uno stillicidio di messaggi aggressivi, omofobi e minacce di morte violenta. Sono centinaia le intimidazioni che il massmediologo Klaus Davi ha raccolto via web, lettera o anche per strada e che ha deciso di rendere note in queste ore. Ieri sera c’è stata un'anticipazione su La7 nel programma di Gianluigi Paragone, La Gabbia Open, durante il quale Davi ha dichiarato: “Non credo siano messaggi della ‘Ndrangheta, ma comunque sono sintomi di una cosa: checché ne dicano i soloni, la cultura mafiosa è più determinata e arrogante che mai perché molti si firmano con nomi e cognomi, senza problemi. Magari sono 4 sfigati che cercano il consenso mafioso. Ma non si vergognano più di esserlo. Questo è il vero dato culturale, altro che vittoria dello Stato!”.

Questi alcuni dei messaggi postati all'indirizzo di Davi: “Questo cretino meriterebbe di essere gambizzato”, “Tra poco farai parte di un disperso di lupara bianca”, ”Spero ti ammazzino come un cane cosi la smetti di rompere i cugghjuna ai cristiani. Prima o poi trovi quello che ti fa sparire e ti mangiano i cani porco senza offesa per i porci”. ”Ti auguro una morte lenta e indolente come tutti i vermi Irrispettosi come a tia vattene dalla Calabria lurida carogna”; "…e fu cosi che trovarono una giacca gessata con un branzino dentro... che significa che Klaus Davi dorme con i pesci..."; "ma ancora non ti hanno sparato?"; “Se avessi detto le stesse parole nel mio quartiere, ti saresti trovato senza testa dopo 10 secondi"; “ti è andata bene ancora sei vivo".

I messaggi sono stati postati su Youtube o arrivati con lettere anonime a commento dei video girati dal massmediologo con la collaborazione di Alberto Micelotta, che ormai da maggio scorso affianca Davi nella sua attività di documentazione contro la criminalità organizzata calabrese. "Questi commenti - dichiara Davi - non rappresentano degnamente il popolo calabrese, per la stragrande maggioranza cordiale, ospitale e gentile. Un popolo stanco dei criminali e anche di questa mentalità che a loro inneggia".

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