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Briatore apre locale in Puglia? "Ecco i curriculum dei nostri giovani"

07 aprile 2017 | 16.53
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"Io non credo che sia così vero quello che sostiene Briatore. Per carità la Puglia e il Salento, e immagino quindi anche Otranto che pure è una delle località di spicco del turismo pugliese, hanno ancora da lavorare e da crescere in questo settore per professionalizzarsi sempre più ma non siamo neanche all'anno zero". Lo dice all'Adnkronos Luciano Cariddi, sindaco di Otranto, in provincia di Lecce, a proposito delle dichiarazioni dell'imprenditore Flavio Briatore nei giorni scorsi alla trasmissione ‘Cartabianca’ su Raitre dove, proprio richiamando il fatto di essere in procinto di aprire un locale su una spiaggia di Otranto, il Twiga, ha affermato di trovare difficoltà a reperire personale, a causa della presunta mancanza di scuole di formazione professionale, e manager disposti a lasciare Londra, Dubai o Montecarlo per tornare in Italia e magari nel Salento.

"Comunque esperienze decennali - aggiunge Cariddi - hanno portato anche alla presenza di imprenditori locali e di personale qualificato che ci consentono comunque di gestire strutture che riscontrano il plauso e l'apprezzamento di tantissimi turisti. Poi si può migliorare e si deve crescere e quindi probabilmente qualche scuola di particolare specializzazione, una maggiore attenzione alla nostra capacità nel porci di fronte al turista e al visitatore che giunge a Otranto o in Puglia, la nostra capacità di fornire servizi sempre di livello più elevato – sottolinea  - deve comunque stimolarci e in questo, tutto sommato, potremmo parzialmente condividere le posizioni di Briatore che sono comunque sempre di un imprenditore che fa anche della provocazione il suo motivo di intervento nelle questioni”.

Quanto alla fatica a convincere i manager a lavorare in Puglia Cariddi spiega: "Noi ci auguriamo invece che Briatore riesca a trovare dei buoni manager sul territorio che dimostrino che anche la Puglia sa rispondere alle nuove necessità che stanno nascendo e che ci sollecitano a crescere come territorio".

"Se Briatore ritiene opportuno, possiamo sottoporgli decine e decine di curricula: ci indichi lui le criticità nei profili dei nostri ragazzi e provvederemo a pianificare misure per il rafforzamento delle loro competenze. Noi siamo qui, con umiltà, senza la boria di chi pensa di avere in tasca la verità, ma pronti al dialogo, per allargare gli orizzonti del Salento e della Puglia", afferma l’assessore all’istruzione, formazione e lavoro della Regione Puglia, Sebastiano Leo.

“Mi dispiace – continua Leo – che Briatore ritenga insufficiente l'offerta formativa dei nostri istituti alberghieri e di conseguenza carenti le competenze in materia dei nostri studenti. Lungi da me credere di avere la verità in tasca, al netto delle polemiche, mi preme ricordare che la Puglia vanta un Its per la formazione post-diploma dedicato all’industria dell’ospitalità e al turismo, un Distretto Produttivo del Turismo Pugliese che comprende 229 imprese, oltre ad Associazioni, Sindacati e Università, l’Agenzia Regionale del Turismo 'Puglia Promozione' e una filiera di istituti alberghieri, diffusi su tutto il territorio regionale e in particolar modo nel Salento, tra i più rinomati e antichi di Italia. Anche a questo sistema di soggetti è dovuto il grande successo turistico della Puglia”.

"Ritengo – ha proseguito l’assessore – che molto sia stato fatto per incentivare il successo formativo dei nostri ragazzi ma, al fine di migliorare ulteriormente la formazione nel settore dell'accoglienza e dei servizi per il turismo, riteniamo indispensabile rafforzare il coinvolgimento del mondo delle imprese e dare forza alle istanze degli imprenditori”.

L'assessore Leo invita Briatore "a presentare le proprie istanze in materia di formazione: il nostro sarà un orecchio attento, allo scopo di migliorare il sistema turistico pugliese e incrementare le opportunità occupazionali dei giovani. Il calore della nostra accoglienza, la bellezza dei nostri luoghi, il gusto dei sapori del nostro territorio hanno reso in questi anni il Salento meta turistica tra le più ambite. Del resto, se così non fosse, Briatore non avrebbe certamente scelto il Salento come luogo in cui far sorgere il suo Twiga, né avrebbe avuto l'aspirazione di condurre qui flussi turistici di fascia medio-alta”.

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