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Continua la caccia a Igor, evacuata zona e cerchio si stringe

12 aprile 2017 | 12.51
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Igor Vaclavic, ricercato in Italia per due omicidi e rapina (immagine  da profilo fittizio su Facebook a nome di Ezechiele Norberto Feher, FOTOGRAMMA)
Igor Vaclavic, ricercato in Italia per due omicidi e rapina (immagine da profilo fittizio su Facebook a nome di Ezechiele Norberto Feher, FOTOGRAMMA)

Mentre proseguono le ricerche spasmodiche di Igor-Norbert, il latitante responsabile degli omicidi di Budrio e Portomaggiore, è stata evacuata, a quanto apprende AdnKronos, la zona chiamata 'Piana cinque' tra Lavezzola e Campotto. Agli agricoltori che lavoravano è stato chiesto dalle forze dell'ordine di interrompere la loro attività e allontanarsi dai campi e dalle case.

Dopo la terza notte di ricerche il killer di Budrio e Portomaggiore è ancora in fuga, braccato da centinaia di carabinieri supportati dai reparti speciali.

Potrebbero arrivare in giornata, inoltre, i risultati del Ris di Parma sul materiale trovato sul Fiorino rubato con il quale Igor/Norbert ha speronato tre pattuglie dei carabinieri armate di mitra, in via Spina, tra Consandolo e Molinella, prima di darsi alla fuga nelle campagne.

Si sospetta che il killer possa essere ferito: sono stati infatti repertati ieri, con una serie di atti urgenti irripetibili, diversi oggetti tra cui garze, cerotti e una maglietta sporca di sangue oltre a un giubbotto verde mimetico, alcuni viveri e una bicicletta. Trovato sangue anche sul volante: gli esami confermano che è compatibile con quello del killer. Gli inquirenti hanno richiesto le cartelle cliniche del fuggitivo dal carcere dell’Arginone di Ferrara per ulteriori conferme.

Una piccola imbarcazione sarebbe poi scomparsa da alcuni giorni nella zona dove sono in corso le ricerche di Igor/Norbert: era usata da un contadino per percorrere brevi tragitti nei canali della zona. La circostanza potrebbe non essere legata alla fuga del killer e la barchetta potrebbe essere stata trascinata dalla corrente ma il fatto viene vagliato dagli investigatori.

Riapre intanto, a Riccardina di Budrio, il bar tabacchi Gallo, dove il primo aprile è stato ucciso il 52enne Fabbri. Dopo 11 giorni la moglie, Maria Sirica, ha deciso di riaprire il locale. Fuori dal bar un lenzuolo in cui si chiede giustizia e sul bancone le fotografie di Davide Fabbri. "Ricominciare è dura ma l'ho fatto per lui" ha detto la moglie a chi è andato a salutarla e incoraggiarla.

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