Non c'è ancora certezza su che tipo di materiale stia bruciando nell'incendio esploso all'interno del capannone della "EcoX" di Pomezia, ma si teme si tratti di plastiche da riciclo. Un materiale molto impattante, ancora più impattante se allo stato grezzo, quindi non trattato, e che se bruciato produce diossina. Se così fosse, questo "potrebbe essere un vero disastro, il peggiore degli ultimi anni", dice all'Adnkronos il presidente di Legambiente Lazio Roberto Scacchi che sta seguendo la vicenda.
Al lavoro Arpa Lazio proprio per capire la natura, la qualità e la quantità del materiale che sta bruciando in questa area che conta decine di aziende del ciclo dei rifiuti. E sulla EcoX, a quanto apprende l'Adnkronos, "circolano voci di intenzioni di vendita e con queste il dubbio che l'incendio possa essere di natura dolosa", riferisce ancora Scacchi.
"Siamo molto preoccupati. E' una situazione davvero brutta - ammette Scacchi - tra i rischi di una combustione di materiali plastici c'è l'emissione di diossina nell'aria con conseguenti danni alle vie respiratorie, ma non solo". Ad essere a rischio potrebbero essere anche colture e allevamenti perché "questi materiali bruciati non si disperdono con il vento ma si depositano al suolo".