Troppo traffico intorno a Marte. L'orbita marziana, a giudicare dalle missioni spaziali in programma nei prossimi anni, potrebbe essere a rischio 'sovraffollamento'. Nel 2021 - riferisce l'Agenzia Spaziale Italiana - sono ben "cinque le missioni che raggiungeranno la superficie o l'orbita di Marte mettendo a dura prova il 'Deep Space Network' (DSN), il centro della Nasa che si occupa delle comunicazioni tra le sonde e la Terra". Oltre ai rover Exomars 2020 dell'Esa e Mars 2020 della Nasa, dovrebbe approdare sulla superficie del pianeta rosso anche SpaceX, l'azienda del patron delle auto elettriche Tesla Elon Musk, con la missione 'Red Dragon Mars'. Previste nello stesso periodo anche una tripla missione cinese e l'inserimento in orbita marziana di sonde indiana e degli Emirati Arabi. Ma com'è possibile gestire un simile afflusso di traffico? Secondo la Nasa è necessaria la cooperazione della comunità scientifica internazionale, che dovrebbe creare protocolli di comunicazione da gestire in modo congiunto. Un altro scenario possibile - spiega ancora l'Agenzia Spaziale Italiana - prevede la "programmazione coordinata delle varie date di lancio, e quindi di arrivo, in modo da evitare l'insorgenza di situazioni critiche che possano mandare in tilt la rodata rete di trasmissione che tiene i contatti con lo spazio profondo".
