Oggi niente fretta: è la Giornata della Lentezza. Un appuntamento per rompere i frenetici schemi della vita moderna e trovare uno spazio da dedicare a se stessi. Secondo la prima Master Coach italiana, Marina Osnaghi: “Fermarsi a riflettere, focalizzandosi sugli obbiettivi lavorativi e personali, permette di aumentare la produttività e incrementare il proprio benessere”.
I mille impegni, la ripetitiva routine quotidiana, la crisi economica e l’ossessione dell’essere connessi 24 ore su 24. Sono solo alcuni degli elementi della vita moderna che hanno portato sull’orlo di una crisi di nervi milioni di italiani, mettendo anche a rischio il lavoro e il benessere. Per uscire da questa situazione di stress, gli esperti di tutto il mondo suggeriscono di rallentare e prendersi del tempo per tornare con serenità e massima efficacia al lavoro: per celebrarne i benefici è stata appunto creata la Giornata della Lentezza.
“Trovare un momento da vivere con lentezza, è fondamentale per orientarsi verso gli obiettivi della giornata e capire quali azioni intraprendere in futuro" – spiega la Osnaghi – "Mediante la lentezza possiamo esplorare quello che ci succede qui e ora, incentivando il cervello a capire cosa sta accadendo, a focalizzare le forze con maggiore efficacia e a costruire piani di azione logici che portino soluzioni concrete. Sono solo 5 minuti di lentezza, ma sono decisivi per il resto della giornata. E’ proprio il cervello ad aver bisogno di questi momenti, per riconnettersi e focalizzare i target del futuro prossimo."
“L’obbligo ad essere rapidi, a fare tutto nel minor tempo possibile in questa società perennemente interconnessa, ha portato milioni di persone a una vera e propria psicosi. Diventa quindi fondamentale inserire un lasso di tempo da dedicare alla lentezza durante la giornata", prosegue la master coach Osnaghi.
Ma non è tutto. Sul Boston Globe è stato riportato uno studio di Dan Lovallo, professore presso l'Università di Sydney e ricercatore di ricerca presso la University of California Berkeley, che ha indagato sulle performance di leader aziendali e imprenditori sotto stress. Dal suo studio è emerso che ogni imprenditore che ha portato avanti la propria routine quotidiana pensando lentamente e strategicamente, senza forzare i tempi, ha ottenuto un successo maggiore: superando i pregiudizi nati dall’operatività frenetica, che utilizza ragionamenti associativi anziché logici, questi imprenditori sono riusciti a superare gli schemi fissi della mente, riuscendo a prevedere l’esito del proprio lavoro. Un modo di lavorare e vivere che incrementa anche le performance degli studenti e che può essere insegnata già in gioventù: uno studio congiunto delle Università di Chicago, Harvard, Northwestern e Pennsylvania, ha dimostrato come l’atto di riflettere con calma abbia aumentato del 44% le performance scolastiche degli studenti presi in esame, diminuendo al contempo comportamenti violenti o fuorilegge.
