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Migranti: minori non accompagnati, Terre des Hommes presenta Guida 'Faro'

11 maggio 2017 | 12.27
LETTURA: 8 minuti

Terre des Hommes
Terre des Hommes

Sono oltre 25 mila i minori stranieri non accompagnati sbarcati nel 2016 sulle coste italiane e di molti di loro si perdono le tracce. Terre des Hommes è una ong presente sul territorio che da anni si occupa proprio dei bambini e del loro benessere. Tra i bambini arrivati in Italia c'è, ad esempio, Edris, un ragazzo somalo costretto nel suo paese ad imbracciare le armi. E che al suo arrivo in Italia è crollato emotivamente. Ecco perché è importante occuparsi anche della loro psiche. Terre des Hommes ha presentato oggi in anteprima a Palermo la nuova “Guida al Modello Faro: Salute Mentale e Supporto Psicosociale a minori migranti non accompagnati e a famiglie con bambini in prima accoglienza”, nella sede dell’Ordine dei Medici, con il patrocinio dell’Assessorato della Salute della Regione Sicilia.

“La guida si propone di sistematizzare il peculiare modello d’intervento di assistenza ai minori migranti seguito da Terre des Hommes nel suo progetto Faro”, dichiara Federica Giannotta, Responsabile Progetti Italia e Advocacy della Fondazione. “Si tratta di un modello unico nel suo genere in Italia, dedicato ai minori migranti, che rispecchia in tutto le Linee Guida dell’Inter-Agency Standing Committee (IASC) dell’OMS per la salute mentale e il supporto psicosociale nelle situazioni di emergenza1”.

Il modello si struttura in un sistema di intervento multi livello che risponde alle differenti esigenze di assistenza dei minori nei diversi contesti in cui si snoda la prima accoglienza (banchina del porto, hotspot e CPA), dove le équipe di Terre des Hommes sono presenti. Ciò permette di offrire una risposta flessibile e funzionale ai bisogni dei sempre più numerosi bambini e ragazzi che giungono da soli sulle nostre coste, garantendone un’appropriata presa in carico sia psicologica che psicosociale, oggi ancora appannaggio di pochi in prima accoglienza.

nel 2016 su 10 minori sbarcati in Italia 9 non erano accompagnati

Nel 2016 su 10 minori sbarcati in Italia 9 non erano accompagnati da familiari e quest’ultimi rappresentavano il 14,2% del totale dei migranti. Secondo il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali al 31 dicembre 2016 si registravano sul territorio italiano 17.373 minori stranieri non accompagnati (MSNA), ben il 45,7% in più dell’anno precedente.

Ma oltre 6.000, pari a un terzo del totale, risultavano irreperibili essendo fuggiti poco dopo lo sbarco dai centri di prima accoglienza, con evidenti rischi per la loro incolumità fisica e psichica. I minori migranti non accompagnati costituiscono, quindi, una popolazione sensibile e particolarmente vulnerabile che richiede risposte qualificate in termini di servizi già dalla loro prima accoglienza.

Come, appunto Edris, 16, arrivato dalla Somalia, scappato da un destino di bambino soldato e crollato emotivamente dopo lo sbarco ad Augusta, quando la speranza di trovarsi finalmente al sicuro si è scontrata con una situazione caotica e precaria che ha riattivato lo stress delle precedenti esperienze traumatizzanti. L’intervento dello staff di Terre des Hommes, oltre ad offrire il necessario supporto e contenimento emotivo, ha permesso la rapida identificazione della sua fragilità e un pronto trasferimento in una struttura in grado di rispondere ai suoi bisogni di protezione e cura.

La legge Zampa dovrebbe correggere le disfunzioni del sistema di accoglienza

La legge Zampa recentemente approvata "dovrebbe correggere le disfunzioni del sistema di accoglienza attuale, che costringe soprattutto i minori a lunghe permanenze in strutture non adeguate, perché nate per essere solo un luogo di transito e dunque non attrezzate a fornire una reale presa in carico della persona, per l’assenza di servizi qualificati quali supporto sociale, educativo, sanitario, psicologico".

A ciò si aggiunge la difficoltà dei servizi del territorio di giocare un ruolo realmente attivo nel monitoraggio, controllo, presa in carico dei ragazzi ospitati, sia a causa delle scarse risorse umane a disposizione, sia della frequente carenza di adeguata preparazione tecnica nella gestione in prima accoglienza di minori non accompagnati.

In risposta a questi bisogni Terre des Hommes ha svolto nel corso degli anni un costante lavoro di consulenza, ai servizi sociali, a quelli di salute pubblica, nonché agli stessi enti gestori dei centri, ogni qualvolta ve ne fosse la possibilità e le condizioni. Le attività di supporto psicosociale e psicologico previste dal progetto FARO sono implementate nel rispetto del sistema piramidale previsto dalle Linee Guida IASC.

Nel solo 2016 sono stati 5.494 i bambini e i ragazzi che hanno beneficiato di assistenza psicosociale

Nei primi due livelli della piramide si collocano i servizi di orientamento ai servizi disponibili nello specifico contesto di accoglienza, azioni di raccordo tra di essi e l’utente, oltre che interventi di supporto psicosociale mirato a quei soggetti in grado già in questa fase di riattivare proprie risorse di coping2 .

Il progetto è realizzato da due equipe multidisciplinari costituite ciascuna da psicologa, mediatrice culturale e sociologa/antropologa, attivi nella provincia di Ragusa, Siracusa e Catania. Tutti i luoghi in cui si sviluppa la prima accoglienza sono coperti dal progetto, essendo le equipe operative nei seguenti luoghi: banchina del Porto di Pozzallo, Hotspot di Pozzallo, CPA delle Suore Salesiane di Pozzallo, centro Casa delle Culture di Scicli, centro Il Nodo di Catania, San Francesco a Caltagirone (Catania) e Capocorso (SR).

Nel solo 2016 sono stati 5.494 i bambini e i ragazzi che hanno beneficiato di assistenza psicosociale e 233 coloro che sono stati seguiti con un supporto psicologico individuale dal team del progetto Faro. Oltre a descrivere in dettaglio le modalità d’intervento e le problematiche specifiche che si incontrano nel lavoro quotidiano dello staff, la Guida è arricchita dall’esposizione di casi seguiti e da schede tecniche che riportano in sintesi esempi di attività psicosociali.

La Fondazione opera dl 2011 con il progetto Faro di assistenza ai più piccoli

La Guida, che è liberamente scaricabile alla pagina http://www.terredeshommes.it/dnload/GuidaFARO-2017.pdf, è stata realizzata con il contributo di Amade Mondiale (Association Mondiale des Amis de l’Enfance) e della Fondation d’Harcourt. La Fondazione Terre des Hommes opera dal 2011 con il progetto Faro di assistenza ai minori stranieri non accompagnati e alle famiglie con bambini e nel 2016 ha prestato assistenza psicologica e psicosociale a 12.638 persone, in maggioranza bambini e famiglie con minori in Sicilia, un servizio di informativa giuridica a Ventimiglia e distribuzione di kit di beni di prima necessità a minori migranti e famiglie con bambini all’hub di Milano. Le attività del progetto Faro sono finanziate interamente con fondi privati. Tra i maggiori donatori troviamo la Federazione Internazionale Terre des Hommes, Fondation d’Harcourt, Amade, Fondazione Marcegaglia e la catena d’abbigliamento C&A.

Il progetto Faro rientra nella Campagna “Destination Unknown” della Federazione Internazionale Terre des Hommes per la protezione dei bambini migranti (children on the move) nel mondo in fuga da guerre, povertà e violenze, che secondo i dati più recenti sono quasi 35 milioni (fonte UN). Terre des Hommes da quasi 60 anni è in prima linea per proteggere i bambini di tutto il mondo dalla violenza, dall’abuso e dallo sfruttamento e per assicurare a ogni bambino scuola, educazione informale, cure mediche e cibo. Attualmente Terre des Hommes è presente in 69 paesi con oltre 1.046 progetti a favore dei bambini.

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