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Il corteo

G7, coprifuoco a Giardini Naxos. Sindaco infuriato

25 maggio 2017 | 12.12
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(Afp) - AFP
(Afp) - AFP

"Trattati come figlio di un Dio minore". Il sindaco di Giardini Naxos, Pancrazio Lo Turco, non nasconde la sua amarezza. A distanza di 48 ore dal corteo degli antagonisti in programma sabato nella cittadina del Messinese, tra residenti e commercianti c'è preoccupazione. "Abbiamo ricevuto rassicurazioni sul fatto che le frange più estremiste non saranno alla manifestazione, ma la paura tra i miei concittadini resta" dice all'AdnKronos. Così, come già annunciato nelle scorse settimane, il primo cittadino ha firmato ieri un'ordinanza che prevede la chiusura di tutti i negozi dalle 8 di sabato e fino alla fine delle manifestazioni. Coprifuoco in tutto il paese, dunque, dove già da oggi è scattato il divieto di vendita di ogni bevanda in lattina e in bottiglia di vetro. Da domani alle 12, invece, portoni sbarrati nelle scuole di ogni ordine e grado.

"Questioni di sicurezza - spiega il primo cittadino -. Domenica mattina siamo stiamo stati convocati in prefettura e rassicurati. I commercianti non dovranno smontare gazebo e pedane sistemate all'aperto lungo il tragitto. Per loro sarebbe stato un danno economico ulteriore". Dovranno, invece, essere rimosse tutte le fioriere sistemate lungo i marciapiedi così come tabelle, pietre e paletti segnaposto oltre ai banchetti che pubblicizzano le escursioni in barca. La speranza è che la manifestazione sia pacifica. Anche perché in caso di disordini e devastazioni "nessuno pagherebbe i danni".

Il via al corteo è in programma sabato alle 16. I manifestanti si raduneranno alla rotonda Anas, da qui il lungo serpentone percorrerà il lungomare sino ad arrivare in piazza Municipio. Sono attesi, secondo le stime ufficiali, circa 3.500-4mila manifestanti. "A presidiare il territorio ci saranno mille tutori dell'ordine" dice Lo Turco. Resta, comunque, per il primo cittadino l'amarezza per il trattamento riservato alla sua città. "Siamo stati trattati come figli di un Dio minore - dice -. Mentre i primi cittadini di Taormina e Catania hanno la preoccupazione di come accogliere al meglio capi di Stato e first lady, a me resta la preoccupazione per eventuali incidenti e problemi di ordine pubblico".

Dito puntato anche sulle Istituzioni regionali. "La Regione siciliana è stata la grande assente in questa vicenda - conclude il sindaco -. Si era impegnata a organizzare uno spettacolo per accogliere i giornalisti, a sistemare il verde cittadino e a organizzare spazi per la degustazione delle eccellenze locali. E' rimasto tutto lettera morta. Un'occasione sprecata".

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