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Palermo, muore durante un banale intervento: il medico ammette l'errore

27 maggio 2017 | 10.33
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(Fotogramma)
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Morto a 38 anni dopo un banale intervento in laparoscopia per due calcoli alla colecisti. Filippo Chiarello 38 anni, titolare di un negozio di vernici per auto nel quartiere Zisa, a Palermo, è deceduto sotto i ferri per un errore medico. Il chirurgo che lo ha operato all’ospedale Villa Sofia ha ammesso l’errore: gli ha reciso l’aorta addominale e ha perforato l’intestino. Così un’operazione di routine si è trasformata in tragedia.

Chiarello, papà di due bimbi di 8 e 3 anni, come riporta l’edizione locale di 'la Repubblica', era giunto in ospedale sabato scorso con un forte dolore allo stomaco.

Dopo tre giorni di accertamenti i medici gli avevano diagnosticato alcuni calcoli alla colecisti e indicato la strada dell’intervento in laparoscopia, cioè senza taglio chirurgico. Un intervento che dura mediamente una quarantina di minuti e che, invece, per Chiarello si è protratto per oltre sei ore. Un’agonia lunga un giorno con tre arresti cardiaci e danni celebrali che si è conclusa con la tragedia.

"Il medico, rischiando il linciaggio, ci ha detto la verità - dice un cognato Massimiliano Spieza -. Siamo rimasti senza parole, siamo caduti nella disperazione e abbiamo capito che Filippo non ce l’avrebbe fatta". "Ce lo hanno ammazzato - gli fa eco il suocero, Luigi Naccari — e adesso vogliamo giustizia".

La famiglia ha presentato denuncia contro l’ospedale e l’azienda Villa Sofia-Cervello ha già aperto un’inchiesta interna. Il medico che ha ammesso il suo errore ha lasciato l’ospedale. E' sotto choc e si è chiuso in casa.

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