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Liturgia

Stop abusi a messa, arriva circolare per pane e vino 'doc'

08 luglio 2017 | 13.34
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(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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Stop agli abusi a messa. Il pane e il vino utilizzati per la celebrazione dell'Eucaristia devono essere 'doc' e i vescovi devono vigilare "sulla qualità del pane e del vino" destinati appunto alla celebrazione della messa. La Congregazione per il Culto Divino presieduta dal cardinale Robert Sarah, "per incarico di papa Francesco", ha pubblicato una circolare - inviata a tutti i vescovi - nella quale si esorta a "vigilare sulla qualità del pane e del vino destinati all’Eucaristia".

L'invito è a dare indicazioni "ad esempio garantendo la materia eucaristica mediante appositi certificati". Alla luce della "complessità di situazioni e circostanze, come il venir meno del rispetto per l’ambito del sacro - spiega la lettera circolare - si avverte la necessità pratica che, per incarico dell’autorità competente, vi sia chi effettivamente garantisca la genuinità della materia eucaristica da parte dei produttori come della sua conveniente distribuzione e vendita".

PANE - Il pane utilizzato deve essere di frumento e non può essere insaporito o addolcito. "Deve essere azzimo, esclusivamente di frumento e preparato di recente, in modo che non ci sia alcun rischio di decomposizione. È un grave abuso - dice la circolare - introdurre nella confezione del pane dell’Eucaristia altre sostanze, come frutta, zucchero o miele. Va da sé che le ostie devono essere confezionate da persone che non soltanto si distinguano per onestà, ma siano anche esperte nel prepararle e fornite di strumenti adeguati".

VINO - Non si transige sul vino che non può essere sostituito da altre bevande. "Deve essere naturale, del frutto della vite, genuino, non alterato, né commisto a sostanze estranee", ricorda la circolare del Culto Divino che esorta a fare attenzione che "sia conservato in perfetto stato e non diventi aceto. È assolutamente vietato usare del vino sulla cui genuinità e provenienza ci sia dubbio: la Chiesa esige, infatti, certezza rispetto alle condizioni necessarie per la validità dei sacramenti. Non si ammetta, poi, nessun pretesto a favore di altre bevande di qualsiasi genere, che non costituiscono materia valida".

REGOLE PER I CELIACI - Margini di tolleranza sono previsti per chi ha problemi di intolleranze alimentari, come i celiaci. Per i sacerdoti che hanno avuto problemi di alcolismo, la messa deve essere celebrata col mosto e non col vino. "Le ostie completamente prive di glutine sono materia invalida per l'Eucaristia. Sono materia valida - ricorda la circolare del dicastero presieduto dal cardinale Robert Sarah - le ostie parzialmente prive di glutine e tali che sia in esse presente una quantità di glutine sufficiente per ottenere la panificazione senza aggiunta di sostanze estranee e sen­za ricorrere a procedimenti tali da snaturare il pane".

MOSTO AL POSTO DEL VINO - Quanto al mosto, "il succo d'uva, - ammonisce la circolare - sia fresco, sia conservato sospendendone la fermentazione tramite procedure che non ne alterino la natura (ad es. congelamento), è materia valida per l'Eucaristia". Anche la "materia eucaristica confezionata con organismi geneticamente modificati può essere considerata materia valida", dice la circolare del Culto Divino.

COLDIRETTI, CON MADE IN ITALY PRODOTTI QUALITA' - L'agricoltura italiana può offrire alla Chiesa la migliore qualità per una celebrazione eucaristica 'Doc'. Lo dice la Coldiretti in risposta alla circolare del Prefetto della Congregazione per il Culto Divino, il cardinale Robert Sarah, che su incarico di papa Francesco ha invitato tutti i vescovi a "vigilare sulla qualità del pane e del vino destinati all'Eucaristia". L'Italia, ricorda quindi l'associazione agricola, ha conquistato in Europa il primato per numero di vini con indicazione geografica (73 Docg, 332 Doc e 118 Igt), la leadership comunitaria con quasi 60mia imprese che coltivano biologico, ma anche la minor incidenza di prodotti agroalimentari con residui chimici fuori norma e la decisione di non coltivare organismi geneticamente modificati (Ogm) che trova concordi quasi 8 cittadini su 10 (76%). "L'agricoltura italiana - aggiunge ancora la Coldiretti - è diventata la più green d'Europa ed è responsabilizzata nel superare la crisi ecologica e nel difendere la relazione tra uomo e ambiente nel solco tracciato dall'Enciclica 'Laudato sì' di Papa Francesco".

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