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Chioggia

Saluti romani e commenti choc: la spiaggia fascista vista da Facebook

10 luglio 2017 | 15.56
LETTURA: 3 minuti

Uno dei commenti  nella pagina della spiaggia fascista di Chioggia 'Playa Punta Canna'
Uno dei commenti nella pagina della spiaggia fascista di Chioggia 'Playa Punta Canna'

Insulti come se piovessero, saluti romani virtuali, qualche battuta razzista e tanti commenti indignati. La pagina Facebook della ormai tristemente famosa 'Playa Punta Canna' di Chioggia - la spiaggia fascista al centro delle cronache e della bufera - nelle ultime 48 ore è diventata un vero e proprio campo di battaglia fra quanti difendono la discussa idea del proprietario dello stabilimento e chi si appella al reato di apologia del fascismo chiedendone a gran voce la chiusura. E nel calderone delle liti social finiscono anche partigiani e Anpi, gay, ambulanti, stampa e tv, rei di disturbare da qualche giorno la pace dei bagnanti.

Tutto avviene nelle recensioni allo stabilimento, unica parte ancora visitabile della pagina dove è possibile commentare. A recensire sono soprattutto gli affezionati della 'Playa', impegnati nella difesa del gestore e quasi tutti sorpresi dall'esistenza di leggi specifiche contro chi inneggia al regime fascista: "Solo gente seria pulita ed educata - scrive ad esempio Sara -, ce ne vorrebbero di più di spiagge così, non ci trovo nulla di male per qualche foto di Mussolini e frasi che portano al rispetto, solo le menti perverse ci vedono quello che non c'è [...] chiudete l'Anpi, che prende soldi dallo stato per i pannoloni e le dentiere dei partigiani che non esistono più e che nulla erano, se non assassini". "Sei da voltastomaco - risponde Salvo -, purtroppo l'Italia doveva chiudere il conto con la feccia fascista,non averlo fatto ha conseguenze agghiaccianti". A correre in difesa di Sara arriva Claudio - "Doveva essere chiuso molto prima il conto: coi parassiti, i traditori, i vigliacchi e le zecche rosse: questo è stato il grande errore del fascismo! - che rilancia: "E intanto stanno rifacendo un nuova legge liberticida per impedire la memoria di come eravamo! Ora solo froci e lesbiche, drogati e corrotti, sporcizia e disordine! Ma quando ci svegliamo?", chiede, senza che nessuno gli risponda.

Ma le discussioni sotto ai post non si limitano ai colpi bassi fra nostalgici del ventennio e antifascisti. Ad andarci di mezzo sono anche meridionali, migranti ed ebrei, tirati in ballo con battute totalmente fuori luogo riferite a pagine dolorose della storia del Novecento, come i campi di concentramento. Lo spunto? Il cartello 'camera a gas' affisso dal gestore della concessione su alcune cabine.

Ad alleggerire il clima di scontro - che sembra non volersi placare, con decine e decine di post al vetriolo ogni ora sulla pagina - ci pensano tuttavia alcuni utenti, che al posto del veleno dosano sapientemente l'ironia per commentare e ridere sopra una vicenda paradossale. E' il caso, ad esempio, di Eugenio: "Non fanno Mojto, Cuba libre e non hanno vodka di nessun tipo. Ho provato - scherza - ad ordinare frutti Rossi, ma niente fragole, ribes o ciliege. Banane solo se di origine Libica o Eritrea... Solo banane dell'impero. Mi hanno detto che è per una questione politika. Bah! Pace e bene".

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