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Mediterraneo

Ponza, l'isola-gioiello amata dai vip

11 luglio 2017 | 18.08
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(Fotogramma)
(Fotogramma)

Rocce a strapiombo sul mare, acqua cristallina, baie nascoste e incantevoli borghi di pescatori. L'isola di Ponza, piccolo gioiello al largo del litorale laziale, circa un'ora di traghetto dal porto di Anzio, è da sempre meta turistica ambita e amata. Sulle sue spiagge sono infatti in tantissimi a riversarsi ogni anno e, fra i turisti, spuntano di volta in volta nomi eccellenti del jet-set italiano e internazionale.

Il 2017 è l'anno di Tiffany Trump, quarta figlia del presidente americano Donald che ha iniziato le sue vacanze italiane da Capri per poi approdare proprio a Ponza: "La figlia di Trump è in arrivo - conferma all'Adnkronos il giornalista ed ex sindaco dell'isola Piero Vigorelli - e per garantire la sicurezza sono già presenti dirigenti e funzionari della Polizia di Stato di Latina".

"I grandi vip per ora non si sono ancora visti - spiega l'ex sindaco -, ma l'isola è discretamente piena e dopo un calo delle visite ora la stagione sta riprendendo".

In attesa di nuovi grandi nomi dello spettacolo internazionale, Vigorelli ricorda come le spiagge di Ponza siano state calpestate in anni recenti da nomi come "Beyonce e il marito Jay Z, Mariah Carey, Bruce Springsteen, e prima ancora Rihanna". Affezionatissimi del luogo, con presenze registrate almeno una volta l'anno, "anche lo stilista Roberto Cavalli e Diego della Valle". Tra i volti che si sono visti sull'isola, anche quelli di Naomi Campell, Michael Douglas e gli italiani Monica Bellucci e Giorgio Armani, un altro affezionato.

Una località splendida e un vero e proprio paradiso per turisti e vip, insomma, che tuttavia nella sua storia include anche delle pagine buie: isola-prigione sin dai tempi dell'antica Grecia, Ponza è stato infatti uno dei tanti luoghi di prigionia dove venivano confinati gli avversari politici di Benito Mussolini durante il Ventennio. Stessa sorte toccata più tardi al Duce stesso, quando il 27 luglio 1943 - con l'Italia ancora in guerra - è stato a sua volta imprigionato sull'isola, incrociando anche al suo arrivo al porto - simbolico contrappasso - la nave di alcuni confinati dal regime appena dimessi, tra cui Pietro Nenni.

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