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Estate romana a rischio flop: "Ritardi e costi proibitivi per la sicurezza"

19 luglio 2017 | 18.57
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Estate romana a rischio flop:

Dal centro alle periferie, quando si è ormai a luglio inoltrato, l'estate romana quest'anno è a rischio flop. Oltre alla partenza in ritardo - il 28 giugno è stata pubblicata la graduatoria definitiva dei progetti eleggibili e finanziati nel bando, per la prima volta però di durata triennale - a dare il colpo di grazia, denunciano gli operatori, già alla prese con le incombenze burocratiche da sbrogliare in tempi stretti, ci ha pensato l'ultima circolare del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, meglio nota come 'circolare Gabrielli', che dopo l'attentato di Manchester ha fissato nuove regole sulla sicurezza a carico dei gestori di concerti ed eventi.

A mettere in agitazione gli organizzatori delle rassegne, soprattutto quelle più piccole, che spesso rivestono un ruolo sociale importante nei quartieri periferici, è in particolare l'esigenza di assumere personale che garantisca la sicurezza. "Su 180 persone previste di pubblico sono richieste fra le 3 e le 6 unità di personale per la sicurezza, questo ci mette tutti in grossa difficoltà - spiegano all'Adnkronos dall'Associazione Trousse, che organizza il 'Casale Caletto Festival', nella periferia est di Roma - Nessuno di noi vuole derogare o derogherà alle leggi, specialmente in tema di sicurezza, ma è chiaro che dal punto di vista organizzativo, se arrivano nuove spese a bando già chiuso (il bando dell'estate romana è scaduto il 16 maggio, la circolare è stata pubblicata a giugno, ndr), che non erano state neanche preventivate nel piano economico del progetto presentato, è un problema".

"Le realtà più piccole, che operano in estrema periferia e sono a ingresso gratuito - aggiunge - sono le più colpite e diventa un'impresa chiudere in pari... in pratica la sicurezza viene a costare più degli artisti". "Sono costi proibitivi, in molti sono in difficoltà. Speriamo che queste questioni sollevate portino a più miti consigli entro ferragosto", commenta Federico Bonesi, che organizza all'"Ombra del Colosseo".

"Innanzitutto andrebbe chiarito di che personale di sicurezza si tratta e poi se serve a garantire minacce interne o esterne. Se il personale serve a contenere la minaccia interna va fatta una valutazione del rischio diverso per tipologia di rassegna: non si può pretendere che un teatro abbia lo stesso numero di personale di sicurezza di una discoteca", prosegue. "Se invece la minaccia è esterna, con qualcuno che con un camion decide di passare sulla folla o che si fa esplodere con una cintura esplosiva, a quel punto sono le forze dell'ordine a dover garantire la sicurezza", aggiunge.

Problemi per gli organizzatori delle manifestazioni si sono verificati anche a causa dei ritardi nella pubblicazione del bando. Ritardi dovuti, fanno sapere all'Adnkronos dall'assessorato alla Crescita Culturale, al fatto che per la prima volta il bando ha permesso agli operatori di scegliere se presentare progetti per un triennio o solo per l’anno corrente.

"Per la prima volta siamo riusciti a fare un bando triennale e questo ha richiesto del tempo in più - spiegano dall'assessorato di Luca Bergamo - Lo avevamo previsto e annunciato già alla pubblicazione del bando. Ciononostante il dipartimento è riuscito in meno di una settimana a passare dalla graduatoria provvisoria alla definitiva, a fare sportello unico sulle autorizzazioni e osp, con grande efficacia alle esigenze di autorizzazione".

"Nonostante i tempi stretti stiamo risolvendo problemi che erano irrisolti da anni come Villa Celimontana e Colle Oppio restituendoli alla cittadinanza con attività più compatibili rispetto al passato - aggiungono -. Per cui è vero che ci sono asperità nella partenza ma con la certezza per gli operatori di avere assicurati spazi e risorse per i prossimi tre anni e con impatto positivo per la cittadinanza che in tutti e quindici municipi ha la garanzia di avere un'offerta di qualità per il prossimo futuro".

"L'aggiudicazione triennale è positiva - spiegano ancora dall'Associazione Trousse - ma questo ha comportato ritardi nella realizzazione delle rassegne, perché l'aggiudicazione non corrisponde all'inizio immediato delle attività: ci sono tutta un serie di autorizzazioni burocratiche a cui adempiere che occupano tempo, con le tante difficoltà del caso, e poi gli artisti hanno bisogno di preavviso".

"Ci aspettiamo che almeno per i prossimi ci sia una regia comune tra il Campidoglio che eroga i fondi e chi deve realizzare le attività per evitare che i festival in rassegna siano esclusivamente quelli grandi", aggiungono.

La stessa rassegna all''Ombra del Colosseo' quest'anno partirà in notevole ritardo. "Quest'anno ci hanno spezzato le gambe...se tutto va bene, dovremmo riuscire a partire il 19 agosto - annuncia Bonesi - Anziché, come avvenuto negli scorsi 25 anni, partire nella seconda metà di giugno, già prevedevamo di partire in ritardo il 6 luglio, poi avevamo rimandato al 15... Alla fine siamo stati costretti a spostare la rassegna dal 19 agosto fino al 10 settembre, con una riduzione degli spettacoli da 70-80 a 20".

A creare disagi ai promotori dell'evento, che dal 1990 organizza spettacoli teatrali all'interno del Parco di Colle Oppio, la mancata determina dirigenziale del Campidoglio per posticipare la chiusura del parco prevista alle 21.

"Aspettiamo che il Comune ci faccia sapere se ha deliberato di procrastinare l'apertura del Parco di Colle Oppio", aggiunge Bonesi. "Quest'estate la viviamo come un anno di transizione, speriamo che i prossimi previsti dal bando siano più fluidi", conclude.

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