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In orbita OPTSAT-3000, il nuovo satellite italiano per osservare la Terra

02 agosto 2017 | 15.45
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In orbita OPTSAT-3000, il nuovo satellite italiano per osservare la Terra

È stato lanciato con successo alle 3.58 ora italiana il satellite OPTSAT-3000 del ministero della Difesa italiano. Il lancio è stato effettuato da Arianespace d allo spazioporto europeo di Kourou, in Guyana francese, con il lanciatore europeo VEGA, realizzato da AVIO. Il satellite si è separato dal razzo vettore 42 minuti dopo il lancio e il primo segnale di telemetria è stato acquisito circa cinque ore dopo. L’intero sistema viene fornito da Leonardo attraverso Telespazio (Leonardo 67%, Thales 33%), primo contraente alla guida di un gruppo internazionale di aziende tra cui Israel Aerospace Industries (IAI), che ha realizzato il satellite nell’ambito di un accordo di cooperazione internazionale tra Italia e Israele, e OHB Italia, responsabile dei servizi di lancio.

Composto da un satellite in orbita LEO (Low Earth Orbit) eliosincrona e da un segmento di terra per il controllo in orbita, l’acquisizione e il processamento dei dati, OPTSAT-3000 fornirà immagini ad alta risoluzione di ogni area del pianeta, permettendo all’Italia di acquisire una capacità nazionale autonoma di osservazione della Terra dallo Spazio con sensore ottico ad alta risoluzione. OPTSAT-3000 pesa soltanto 368 chilogrammi ed è lungo 4,58 metri, per 3,35 metri e 1,2 m. Sarà in orbita per sette anni a un'altitudine di circa 450 chilometri. Il satellite è stato lanciato dallo spazioporto di Kourou con un vettore VEGA, che è giunto così alla sua decima missione da quando è stato attivato nel 2012. Nell'operazione è stato lanciato anche il satellite Venμs dell'Agenzia spaziale israeliana e di quella francese (Centre National d'Etudes Spatiales) per lo studio della vegetazione a scopi ambientali.

Con il lancio di OPSAT-3000 "l'Italia si è dotata di un importante strumento in grado di potenziare la capacità di difesa e sicurezza", ha commentato il ministro della Difesa Roberta Pinotti: "Il programma permetterà di avere informazioni precise in risposta ad esigenze che nascono dalla Difesa ma che verranno messe a disposizione del Paese e dei vari enti, come ad esempio in caso di terremoti, alluvioni o incendi". Si tratta di "un asset in grado di migliorare significativamente le capacità di difesa e protezione dell'Italia", ha ribadito l’amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo.

Dopo il successo del lancio, sono ora iniziate le operazioni di verifica e test del sistema, che sarà quindi gestito interamente dal segmento di terra italiano, articolato su tre siti operativi: il Centro Interforze di Telerilevamento Satellitare (CITS) di Pratica di Mare (Roma), il Centro Interforze di Gestione e Controllo SICRAL (CIGC SICRAL) di Vigna di Valle (Roma) e il Centro Spaziale del Fucino (L’Aquila) di Telespazio. Sarà propriquest'ultimo centro a ricevere e distribuire le immagini dal satellite. La prima trasmissione è prevista per il 7 agosto.

“In un momento di rischi nuovi e consolidate minacce, in cui abbiamo missioni in varie parti del mondo, il lancio di questo satellite è di profondo significato, perché il ruolo internazionale che gioca un Paese dipende dalle capacità reali che sa esprimere sul piano operativo”, ha spiegato il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Claudio Graziano. Secondo il sottosegretario alla Difesa, Gioacchino Alfano, con questa operazione “l'Italia si dimostra un Paese capace di mantenere ai massimi livelli le sue capacità tecnologiche. Il satellite è sostenuto dalla Difesa - ha concluso Alfano - ma ha funzioni anche per esigenze civili”.

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