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Milano, salta il capo dei vigili Barbato

03 agosto 2017 | 13.27
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Antonio Barbato (Foto Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Antonio Barbato (Foto Fotogramma) - FOTOGRAMMA

Il comandante della Polizia locale di Milano, Antonio Barbato, avrà un altro incarico. Lo ha deciso il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, dopo essersi confrontato con il comandante, che per primo gli ha chiesto di essere destinato a un altro incarico. E' una dichiarazione del sindaco a renderlo noto.

"Oggi, a seguito delle necessarie verifiche mie e del Comitato per la Legalità, la Trasparenza e l’Efficienza amministrativa del Comune di Milano sui fatti emersi in questi giorni, mi sono confrontato con il comandante della Polizia locale Antonio Barbato", spiega Sala. "Il comandante - dice - mi ha chiesto di essere destinato ad altro incarico all’interno dell’amministrazione comunale".

Il sindaco ha chiesto al dg del comune di individuarlo, "apprezzando la sensibilità dimostrata da Barbato e tenendo in considerazione i 35 anni di servizio prestati per Milano". La reggenza della Polizia locale di Milano sarà assunta temporaneamente dal vice comandante Paolo Ghirardi.

L'ormai ex capo della polizia locale di Milano Antonio Barbato si difende così, parlando con l'Adnkronos: "Ora, per prima cosa, mi concentrerò a preparare le cause contro coloro che mi hanno diffamato". "Mi sento in un Paese strano", dice all'Adnkronos: "Quello che è accaduto è una cosa inverosimile". Per lui, in pochi giorni, tutto è cambiato, da quando il suo nome è spuntato nelle intercettazioni disposte dalla Dda di Milano nell'ultima indagine avviata sull'infiltrazione della 'Ndrangheta al Nord, dove non risulta indagato. Da allora è stato sentito dai magistrati come persona informata sui fatti. Ha preparato una sua ricostruzione dei fatti e, questa mattina, stava per chiedere al Comitato sulla legalità di Palazzo Marino di poter essere sentito quando il Comitato si è espresso affermando che "il solo ipotizzare di poter accettare l'ipotesi che una società di security faccia pedinare un proprio collega (con il quale sembra esservi in corso uno scambio di querele) depone in senso avverso alla correttezza che un comandante deve avere". Un giudizio severo.

L'ex comandante, in sintesi, è stato intercettato dalla procura al telefono con Domenico Palmieri, ritenuto dai pm un "facilitatore" della cosca catanese Laudani. E Palmeri, stando alle indagini, interessato ad informazioni su una gara d'appalto, avrebbe offerto al comandante dei vigili di far pedinare un sindacalista col quale Barbato era in conflitto, chiedendo in cambio informazioni su una gara d'appalto. "Non ho detto nulla in questi giorni -racconta oggi Barbato- perché sono uomo delle istituzioni. Stavo per chiedere di essere sentito dal Comitato per la legalità ma il parere su di me l'avevano già espresso. Sulla base di atti che mi riguardano che hanno potuto leggere mentre io no". Nel merito Barbato non dice molto. Nega di aver anche solo pensato di far seguire il sindacalista della polizia locale Mauro Cobelli, segretario cittadino della Cisl al Comune di Milano, con cui aveva avuto in passato forti contrasti: "Non l'ho fatto seguire e non l'avrei neanche pensato anche perché lo avevo già denunciato. Non mi interessava". E ora? "Non so a quale incarico passerò, so che presto -conclude Barbato- vedrò il direttore generale del Comune per individuare una nuova collocazione. Vedremo".

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