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Dark web

Modella rapita, cos'è la Black Death

07 agosto 2017 | 08.43
LETTURA: 3 minuti

(Fotogramma)
(Fotogramma)

Sequestrata per essere messa all'asta online nel dark web. E' questa la storia di cui è stata protagonista Chloe Ayling, la modella inglese 20enne che alla fine è stata liberata dal suo carceriere. Per lei Lukasz Herba, 30enne di origine polacca che vive nelle Midlands occidentali, aveva richiesto al suo agente un riscatto pari a 300.000 Bitcoin per evitare che la ragazza fosse venduta. Venduta in quella parte più nascosta, oscura, illegale, inaccessibile del web, al quale puoi arrivare solo con un browser particolare.

E' in questa aerea, il dark web, che opererebbe il Black death Group, responsabile del rapimento di Chole. Un gruppo, si legge sul 'Mirror', che offre diversi servizi, dallo scambio di armi illegali, droghe e bombe a quello delle donne. La 20enne era stata messa in vendita con una foto in cui indossava un vestito nero di velluto, era sdraiata per terra con un seno di fuori. All'altezza della sua pancia qualche notizia in più (età, etnia, misure) sulla 'merce', perché così veniva definita, insieme a un numero di telefono e le modalità di consegna. E, a quanto pare, le proposte di acquisto non erano mancate.

Il gruppo della Morte nera, che per i suoi traffici utilizza solo Bitcoin, si vanta anche di 'offrire merce ad hoc', insomma di poter rapire donne su richiesta, e di poterle consegnare in tutta Europa. Lo stesso rapitore della modella 20enne le avrebbe riferito di aver fatto più di 15 milioni di euro negli ultimi cinque anni, di come tutte le ragazze fossero vendute nei paesi arabi e che, quando l'acquirente è stanco della 'merce', la rivende o la dà in pasto alle tigri.

Nel 2015, un investigatore ha cercato di infiltrarsi nella rete criminale: si era finto compratore, voleva Nicole. Ma le sue troppe domande devono aver insospettito i venditori che hanno alla fine bloccato il suo accesso prima che potesse arrivare all'acquisto e iniziato a operare da qualche altra parte negli abissi del dark web.

Il problema è proprio questo, che nel dark web le persone possono contattarsi in modo anonimo e senza timore di essere monitorate. Per questo motivo molti criminali lo usano per vendere droghe illegali, prodotti chimici, armi, materiale pedopornografico fino a offrirsi per compiere omicidi. E i Bitcoin, che non lasciano traccia, sono la moneta di scambio privilegiata.

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