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Il caso

In bermuda al ristorante, cacciato sindaco di Viareggio

09 agosto 2017 | 13.11
LETTURA: 3 minuti

Il post del sindaco Giorgio Del Ghingaro
Il post del sindaco Giorgio Del Ghingaro

Cacciato dal ristorante a causa dell'abbigliamento: camicia e bermuda. E' quanto accaduto al sindaco di Viareggio, per di più nella sua città. A raccontare l'episodio è lo stesso primo cittadino su Facebook. "Qualche giorno fa concordo una cena con una coppia di amici - scrive Giorgio Del Ghingaro - in un ristorante dove vado ogni tanto e, visto che non è una cena istituzionale ma tra veri amici, mi sento libero di vestirmi casual".

La brutta sorpresa arriva dopo pochi minuti, quando il cameriere si avvicina al sindaco e "imbarazzato e mi comunica che non indosso pantaloni lunghi e non posso stare in quel locale". Del Ghingaro ha provato a giustificarsi dicendo che era in "libera uscita"e che "anch'io sono una persona normale, con una vita normale, con dei vestiti normali". Il cameriere però dopo poco è tornato ribadendo che "le regole del locale sono quelle". Al sindaco non è rimasto altro che andare via.

"Non sapevo che esistessero regole così ferree d'agosto in un locale sul porto - scrive il primo cittadino - ma giustamente l'ignoranza non è ammessa e non posso che prendere atto che in quel posto ci si deve andare con i pantaloni lunghi, anche se continuo a chiedermi come una persona può saperlo se nessuno glielo dice o lo scrive all'ingresso. Al di là dell'episodio, spiacevole e, confesso, anche sgradevole, alla fine ho cenato bene da un'altra parte (molto bene), in ottima compagnia, senza censure sui vestiti, anche se con la brutta sensazione di aver subito una piccola violenza".

Del Ghingaro termina il post con una riflessione: "Ma in quel locale controlleranno, oltre ai vestiti, il casellario giudiziale, il permesso di soggiorno, il codice fiscale, il certificato di sana e robusta costituzione, il tesserino di pesca, il colore della pelle, la tessera di partito, l'attestato di laurea, etc etc? Boh, giuro che la prossima volta (non certamente lì, garantisco) m'informerò prima d'entrare".

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