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Licata, sindaco 'anti abusivi': "Da Cancelleri solo slogan per avere voti"

10 agosto 2017 | 13.16
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Angelo Cambiano
Angelo Cambiano

La sfiducia è stata "una pagina bruttissima della politica", "vengo sfiduciato solo per avere fatto il mio dovere e avere ottemperato agli ordini della Procura. Ma ho scoperto che non paga fare il proprio dovere, paga di più prendere in giro i cittadini, illuderli in cambio di consenso". Sono passate appena 12 ore dalla mozione di sfiducia al giovane sindaco 'anti abusivi' di Licata (Agrigento), che in due anni ha fatto abbattere 67 immobili abusivi, e Angelo Cambiano è molto amareggiato.

Non fa nulla per nascondere la sua delusione. Anche nei confronti del candidato alla Presidenza della Regione del M5S, Giancarlo Cancelleri, che ha anticipato che, in caso di vittoria, agli "abusivi per necessità" non verrà demolita la casa e parla di "slogan elettorali solo per avere i voti degli abusivi".

In una intervista all'AdnKronos, Cambiano spiega i motivi della "sfiducia farsa" con motivazioni "fasulle". Potrebbe anche presentare un ricorso al Tar, come accaduto in passato ad altri sindaci a cui poi il Tribunale amministrativo ha dato ragione. "Ma non vorrei che qualcuno pensasse che sono attaccato alla poltrona", si schermisce il sindaco. Che ribadisce: "La classe politica deve vergognarsi, tutta. Nessuno escluso". In queste ore ha ricevuto la telefonata del Prefetto di Agrigento Nicola Diomede, ma anche del Presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone. Ma non da Rosario Crocetta, il Governatore siciliano con cui in passato ha avuto qualche diverbio, anche durante una diretta televisiva nazionale.

Ai consiglieri comunali che sostengono di avere votato la mozione di sfiducia per la sua azione amministrativa e non perché ha fatto abbattere 67 immobili abusivi replica: "Avrebbero potuto rispondere al mio intervento di ieri quando, punto per punto, ho smontato le motivazioni-farsa della mozione di sfiducia. Vengo accusato, ad esempio, di non avere strutturato l'Ufficio Europa per intercettare finanziamenti di fondi comunitari. Ebbene, il Comune di Licata è in possesso di decreti di finanziamenti per 52 milioni di euro. Vengo accusato di non avere fatto nulla per il rilancio turistico della città, quando sono state rilasciate autorizzazioni per la realizzazione di un villaggio turistico, sono state intraprese interlocuzioni importanti con investitori importanti. Insomma è una mozione farsa con motivazioni fasulle alle quali non hanno saputo ribattere con argomenti validi".

"Alla base di tutto c'è la volontà di intercettare il malcontento degli abusivi e potere dire in vista delle prossime regionali, di avermi cacciato via per avere i loro voti - continua ancora Angelo Cambiano - Considerato che una decina di consiglieri comunali sono guidati da un candidato alle regionali, che è Carmelo Pullara, adesso possono dire: 'Vedete, lo abbiamo mandato a casa, adesso votateci e salveremo le vostre case abusive'. E' quello che fa la politica negli ultimi anni. In una dichiarazione Pullara aveva detto che avrebbe fatto il possibile perché la maggioranza dei consiglieri comunali, soprattutto quelli che costituiscono l'opposizione "compiano gli atti necessari per fermare le ruspe". Che adesso mi si venga a dire che vengo sfiduciato per una incapacità amministrativa, mentre i fatti dimostrano ben altro, è discutibile e fa riflettere".

Se la prende soprattutto con il candidato grillino alla Regione, Giancarlo Cancelleri: "Lo avevo incontrato tempo fa nei corridoi di Palazzo dei Normanni - spiega - E lui mi disse di continuare con le demolizioni e anzi mi esortava ad andare avanti. Ritengo che rilasciare adesso dichiarazioni su un argomento così complesso, dimostra la non conoscenza della problematica che va affrontata con senso di responsabilità e non a colpi di slogan pur di accaparrarsi qualche voto o consenso. Anche a me sarebbe piaciuto potere dire a i miei cittadini che non avrei demolito ma non potevo non ottemperare agli obblighi di legge". E sulle case "abusive per necessità" di cui parla proprio Cancelleri dice: "Se io ho una casa al mare che dista a meno di 150 metri dal mare e un figlio a cui intesto la casa come prima casa, allora diventa automaticamente casa abusiva per necessità? Se vogliamo aggirare il problema lo si può fare benissimo, ma ritengo che su un tema così complesso bisogna avere senso di responsabilità e capire le reali problematiche".

Per Angelo Cambiano, "non sempre la demolizione è la soluzione del problema, ma bisogna fare uno studio approfondito perché se ci sono 50 immobili entro 150 metri allora un problema c'è e va affrontato. Le sentenze vengono emesse nel nome del popolo italiano, serve una legge e nei vari condoni gli immobili sono sempre stati esclusi dalla possibilità di sanatoria". In queste ore ha ricevuto la telefonata del Prefetto Nicola Diomede ma anche, qualche giorno fa, la visita del neo questore di Agrigento, Maurizio Auriemma. "Una persona che ho apprezzato molto", dice Cambiano.

E poi si toglie ancora qualche sassolino dalla scarpa nei confronti del ministro degli Esteri, l'agrigentino Angelino Alfano: "Lo ringrazio istituzionalmente per quello che ha fatto, quando il 9 maggio del 2016, dopo i primo incendio della casa di famiglia è venuto a Licata - dice - Ho molto apprezzato il gesto e in quella occasione disse:"E' finito il tempo della politica che coccola gli abusivi. Chiederò alle forze politiche locali di stare vicino al sindaco'. Se a distanza di un anno i suoi consiglieri sostengono la mozione di sfiducia vuol dire due sole cose: o Alfano non ha più influenza sui consiglieri comunali, cosa che mi pare improbabile, o c'è qualcosa che non va".

Angelo Cambiano ribadisce ancora che "la classe politica deve vergognarsi per tutto ciò, non sono attaccato alla poltrona ma è passato un messaggio bruttissimo. E mi spiace che non ci sia stato un intervento forte della politica. Non concordo con chi dice 'la politica fa tutta schifo', quello è populismo. Credo che in politica ci sia tanta gente per bene che ha il senso delle istituzioni, mi sarei aspettato un intervento forte e autorevole per sensibilizzare anche con i consiglieri comunali, alcuni di loro probabilmente coinvolti personalmente in vicende di abusivismo edilizio".

La cosa che "fa più male" secondo Cambiano "è il tradimento di coloro i quali, e parlo di consiglieri candidati nelle mie liste, hanno sostenuto la mia azione amministrativa per anni e adesso votano la sfiducia per potere strizzare gli occhi agli abusivi, come Giuseppe Federico. Insomma, mi sfiduciano per acquisire consenso e prepararsi alla campagna elettorale. Tutto questo non fa più credere alla politica".

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