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Modena, capolavoro del genio creativo umano

25 agosto 2017 | 11.34
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Modena, Duomo, i portali della facciata con Storie della Genesi (CREDIT: Mario Vianelli)
Modena, Duomo, i portali della facciata con Storie della Genesi (CREDIT: Mario Vianelli)

"Un capolavoro del genio creativo umano". Si può sintetizzare così, come si legge nelle motivazioni Unesco, la straordinaria grandezza del complesso monumentale di Modena costituito dalla Cattedrale, la Torre Civica detta 'Ghirlandina' e Piazza Grande, dichiarato Patrimonio dell'Umanità nel 1997 (FOTO).

Il sito è promosso dal progetto di Autostrade per l'Italia 'Sei in un Paese meraviglioso' nell'area di servizio Secchia Ovest.

La Cattedrale e la torre 'Ghirlandina' si presentano come un complesso omogeneo per materiali e criteri costruttivi, la cui edificazione impegnò la comunità modenese per oltre due secoli, dal 1099 al 1319. La ricostruzione della Cattedrale di Modena del 1099 ha una valenza fondamentale nel contesto della storia medievale. L’edificio è un esempio caratteristico e documentato del riutilizzo di antiche rovine e uno dei primi edifici in cui la collaborazione tra un architetto (Lanfranco) e uno scultore (Wiligelmo) è dimostrata da dirette attestazioni e iscrizioni. L’edificio segna anche un passaggio dal concetto di produzione artistica unicamente riferita alla ricerca del capolavoro e finalizzata a esaltare la munificenza del committente a un concetto più moderno in cui si riconosce anche il ruolo dell’artista.

Più tardi la presenza documentata dei Maestri Campionesi a Modena tra gli ultimi decenni del XII e i primi del XIV secolo è chiara testimonianza di come i lavori fossero gestiti e organizzati in quel periodo, in un cantiere medievale perfettamente organizzato.

Nei criteri di iscrizione previsti dalla Convenzione sulla protezione del Patrimonio Mondiale si legge che la creazione congiunta di Lanfranco e Wiligelmo è un capolavoro del genio creativo umano, in cui una nuova relazione dialettica tra architettura e scultura si impone nello stile romanico. Secondo i criteri il complesso modenese riveste un’importanza fondamentale nel testimoniare le tradizioni culturali del XII e XIII secolo; è inoltre uno dei migliori esempi di complesso monumentale in cui i valori religiosi e civici sono accorpati in un contesto urbano medievale.

Il Duomo di Modena è tra i maggiori monumenti della cultura romanica in Europa. La facciata e le porte laterali sono un vero e proprio 'film di pietra', dove si conservano uno straordinario campionario di sculture e bassorilievi raffiguranti l’immaginario medievale e si scoprono lo scorrere delle stagioni e le storie della Genesi. I bassorilievi permettono un viaggio nel tempo in cerca dei misteri, delle paure e dei simboli del Medioevo, un fantastico assortimento scolpito di animali bizzarri accanto a raffinati motivi ornamentali, scene tratte dalle Sacre Scritture intercalate a creature mitologiche. Dedicato a Santa Maria Assunta, il Duomo custodisce le spoglie di san Geminiano, vescovo e patrono di Modena morto nel 397. Il sepolcro del santo vi fu trasferito nel 1106 da una precedente cattedrale. La consacrazione avvenne nel 1184.

Oltre all'experience 'Duomo di Modena. Un film di pietra', nell'area di servizio Secchia Ovest 'Sei in un Paese meraviglioso' propone altri tre itinerari: 'Modena. Figurine da sogno' (il museo nella prestigiosa sede di Palazzo Santa Margherita), e poi 'Sassi di Rocca Malatina. Il nido del falco' e 'Nella Terra dei Motori', alla scoperta di automobili leggendarie, trionfi sportivi e miti della velocità.

Il percorso enogastronomico propone un viaggio tra le colline modenesi, dove si incontrano la dolcezza dell’aceto balsamico, il salato del Parmigiano e il gusto frizzante del Lambrusco, prodotti in queste terre.

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