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Sgombero Roma, scintille Raggi-Regione

25 agosto 2017 | 18.44
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Scintille tra Virginia Raggi e la Regione Lazio sullo sgombero di piazza Indipendenza, a Roma. "In Italia l’accoglienza è ormai una vera e propria emergenza ma, piuttosto che affrontare la questione, stiamo assistendo a un vergognoso scaricabarile. C’è chi si indigna ma poi volta la faccia dall’altra parte. C’è ipocrisia" scrive in un lungo post su Facebook la sindaca di Roma.

Mentre Raggi fa il punto sull'accaduto nell'edificio "occupato abusivamente e sottratto ad un gruppo di imprenditori" (rivendicando la correttezza dell'operato della sua amministrazione e contestando a Regione e governo di non aver fatto il proprio dovere), sul previsto arrivo di alcuni dei rifugiati sgomberati il sindaco di Forano, Marco Cortella, si dice contrario: "Nessuno si è degnato di avvertirci, né il Comune né la Prefettura".

LA SINDACA - Intanto, su Facebook, Virginia Raggi spiega: "Centinaia di uomini, donne e bambini finiti in strada senza un tetto. Questa è la conseguenza di anni di disinteresse, è il segno dell’inadeguatezza della attuale politica sull’immigrazione e sull’accoglienza" scrive la sindaca.

"Il Comune di Roma ha compiuto fino in fondo il proprio dovere, attenendosi alla legge e offrendo un’alternativa alloggiativa a coloro che tra gli occupanti dello stabile ne hanno diritto: madri con bambini, anziani, disabili, tutti quelli che vengono definiti soggetti con fragilità. Nei mesi scorsi abbiamo provato a fare un censimento per capire chi avesse diritto a ricevere assistenza ma agli operatori del Comune di Roma è stato impedito più volte di entrare nel palazzo dagli stessi occupanti. La Prefettura nei dati che ci ha comunicato il giorno dello sgombero non ha citato la presenza di 37 bambini. Siamo stati avvisati dello sgombero a poco più di 12 ore dall’inizio. Abbiamo messo in campo tutte le nostre forze, offrendo accoglienza mediante la Sala Operativa Sociale (SOS)".

"Un dovere che non tutti hanno compiuto. Mi riferisco senza mezzi termini alla Regione che ha disatteso il decreto legge Minniti che la chiama direttamente in causa. Ma mi riferisco anche all’assenza di adeguate politiche nazionali", prosegue Raggi.

REGIONE LAZIO - A stretto giro la risposta della Regione: "Il 31 maggio la Regione Lazio ha firmato la delibera per lo stanziamento mediamente convenzione al Comune di Roma di 40 mln di euro, parte di un investimento più ampio, pari a 161 mln di euro, per l'emergenza abitativa. Il 6 giugno mediante PEC Roma Capitale è stata messa a conoscenza di tale disponibilità con la richiesta di sottoscrivere o modificare la convenzione. Da quella data la Regione Lazio non ha avuto alcuna risposta da parte di Roma capitale".

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