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Immigrazione

Migranti in Riviera, le ragioni del 'no'

28 agosto 2017 | 16.05
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(Fotogramma)
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Migranti, 'c'è chi dice no' al trasferimento. E sono in tanti anche sulla riviera ligure. "Noi non abbiamo spazi, il nostro è un borgo piccolo" spiega all'Adnkronos il sindaco di Alassio Enzo Canepa, aggiungendo che "ne sono stati accolti soltanto tre in una casa affittata a una Cooperativa" e "a quanto ci risulta neanche sapevano che sarebbero stati dei migranti, gli avevano detto che erano dei muratori". "Prima ne dovevano venire otto, poi quattro e, infine sono rimasti in tre" aggiunge il primo cittadino, riconoscendo che "alla fine non danno tanto fastidio". I tre migranti, racconta, la mattina vanno a scuola d'italiano ad Albenga, "poi c'è l'inserimento" e li riportano poi la sera. "Per ora non abbiamo avuto nessun problema, ma non c'è molta ilarità nel nostro paese e, quindi, i cittadini non sono molto soddisfatti di questa situazione".

Le ragioni del 'no', però, sono altre. "Io sono contrario a questa che è un'imposizione, questo è un ricatto bello e buono - attacca il sindaco Canepa - perché solo se accetti lo Sprar (il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati in Italia, ndr) hai determinate agevolazioni e questo non va bene. Non condivido, poi, la forma in cui è stata proposta e gestita in tutti questi anni. Oggi stanno cercando di correre ai ripari perché si sono accorti che, così andando avanti, ottengono soltanto delle defezioni".

I comuni che hanno detto 'no' allo Sprar sono stati tanti. A partire dal 'gioiellino' della riviera di Levante, questa volta, la bellissima Portofino. Il sindaco Matteo Viacava ha spiegato di non avere alloggi disponibili. Niente migranti, quindi, nella celebre località, set di numerose pellicole cinematografiche, dal 'Sognando la California' con Frassica e Boldi alla più recente soap opera americana Beautiful e Centovetrine. Niente migranti nemmeno, però, nelle altre 24 amministrazioni che hanno chiuso loro le porte tra cui Chiavari, Zoagli, Recco e Rapallo. "Noi non abbiamo aderito perché per non abbiamo spazio per ospitare 120 migranti" dice all'Adnkronos il sindaco di Rapallo Carlo Bagnasco. "Come se lei avesse una casa piccola e gli chiedessero di portarsi a casa stasera 500 persone". D'altra parte il primo cittadino si fa interprete dell'umore collettivo. Dal momento che non hanno aderito allo Sprar, infatti, dovranno comunque accogliere 15 migranti. "I cittadini l'hanno presa malissimo perché mettere dieci persone in un'abitazione di meno di 100 metri quadri (gli altri cinque sono in un altro appartamento, ndr.) sarà una forzatura pazzesca. Anche perché sullo stesso pianerottolo c'è una mamma sola con due figli. Noi comunque metteremo le telecamere sulla via come preannunciato". A pesare di più al sindaco Bagnasco è che la decisione "sia stata calata dall'alto, non possiamo neanche fiatare". "Noi abitiamo in zone turistiche, non abbiamo fabbriche dismesse o immobili comunali, per questo i quindici e non 120 come nel progetto originario, per fortuna, li metteranno in un edificio demaniale" conclude Bagnasco, aggiungendo con un sospiro "che la strada è sbagliata e, finalmente, se ne sono accorti".

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