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Castel del Monte, geometria perfetta e armonia dei numeri

01 settembre 2017 | 11.42
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Castel del Monte (CREDIT: A.Cambone, R.Isotti - Homo ambiens/Touring Club Italiano)
Castel del Monte (CREDIT: A.Cambone, R.Isotti - Homo ambiens/Touring Club Italiano)

Un esempio straordinario di architettura medievale, che riflette la vasta cultura e istruzione del suo fondatore, l’imperatore Federico II. E' Castel del Monte, nel comune di Andria, in Puglia, inserito nel 1996 nella lista dei Patrimoni dell'umanità.

Il castello, completato nel 1240, sorge su un colle roccioso che domina le campagne circostanti della Murgia. Un maniero di sogno, dalle cui torri bianche il panorama spazia su un territorio ampio e segnato da rocce e olivi (FOTO).

Per la sua ubicazione, la sua pianta perfettamente ottagonale, oltre alla precisione matematica e astronomica della sua planimetria, è un capolavoro unico. Il bene Unesco è promosso dal progetto di Autostrade per l'Italia 'Sei in un Paese meraviglioso' nell'area di servizio Dolmen Est.

La forma ottagonale dell’edificio, con la lunga serie di riferimenti numerici contenuta al suo interno, s’inserisce in una tradizione simbolica che affonda le radici nella cultura europea spingendosi fino alle rive meridionali del Mediterraneo. Secondo i cultori dell’esoterismo, l’imperatore avrebbe ripreso nell’impianto del fortilizio il disegno della rosa dei venti, oppure avrebbe voluto addirittura reinterpretare i rapporti numerici della piramide di Cheope in Egitto. In ogni caso la forma e le proporzioni del castello richiamano simbologie diffuse nella cultura cristiana ma anche in quella araba.

Federico II, uno dei leader dell’umanesimo moderno, riunì alla sua corte studiosi da ogni parte del Mediterraneo, coniugando tradizioni dell’Oriente e dell’Occidente. Il design unico del castello, a piano ottagonale con torri ottagonali in ogni angolo, rappresenta la ricerca della perfezione. Le caratteristiche degli interni, come ad esempio l'innovativa installazione idraulica, riflettono influenze orientali, in particolare la preferenza di Federico II per consuetudini di igiene tipiche della cultura araba.

L’area dell’edificio include il castello, che si erge solitario sulla sommità della collina, e intorno un’immensa area protetta, soggetta alla tutela del paesaggio. Considerate congiuntamente, le due aree rappresentano pienamente l’eccezionalità del luogo con alcune caratteristiche monumentali in ottimo stato di conservazione, e altre di carattere più estetico che, considerate unitamente all’ambiente fisico, ne garantiscono l'integrità complessiva.

La forma ottagonale originale e gli interni di Castel del Monte sono stati preservati. La struttura esterna in blocco calcareo è rimasta intatta, benché l’interno sia stato degradato a causa della rimozione o del deterioramento delle decorazioni in marmo o mosaico. Due sculture originali si trovano presso la Pinacoteca di Bari.

"Per la sua perfezione formale ed armoniosa fusione di elementi culturali del nord Europa, del mondo arabo, e dell’antichità classica, Castel del Monte è un capolavoro unico di architettura militare medievale, che riflette l’umanesimo del suo fondatore, Federico II", si legge nei criteri di iscrizione previsti dalla Convenzione sulla protezione del Patrimonio Mondiale.

"Legato indissolubilmente a Federico II di Hohenstaufen, l’edificio di Castel del Monte è un chiaro esempio dell’apertura mentale dell’imperatore, che raccolse alla sua corte di Palermo intellettuali greci, arabi, italiani ed ebrei, affermandosi così come un precursore dell’umanesimo moderno - è scritto nei criteri - Simbolo della vocazione mediterranea di un imperatore tedesco, nato a Jesi, cresciuto in Sicilia e attirato fin dalla giovinezza dall’Oriente, Castel del Monte combina in una sola opera elementi intellettuali e spirituali delle grandi civiltà del Mediterraneo".

'Margherita di Savoia. Sapore di sale', 'La Puglia dei dolmen' e 'I castelli sulla costa pugliese' sono le altre experience proposte da 'Sei in un Paese meraviglioso' nell'area di servizio Dolmen Est. Questi itinerari portano alla scoperta della salina più grande d'Italia e poi, ancora, dei dolmen, monumenti funebri della cultura megalitica, e di altre interessanti e originali fortezze militari volute da Federico II.

Il percorso enogastronomico prevede un tour intorno a Castel del Monte che rimanda alla produzione olivicola a denominazione d'origine protetta 'Terre di Bari Castel del Monte'. Barletta, Andria e Trani sono le tappe di uno straordinario viaggio tra ulivi centenari, su un territorio dove la produzione olivicola vanta una tradizione millenaria, testimoniata dalla presenza dell’alto numero di aziende di qualità. L’oliva principe è la coratina, ma non mancano altre varietà come la pasola e la leccina, destinate alla tavola. L'olio è dunque il principale protagonista di questi luoghi, ma gli si affiancano anche splendidi vini e dolci latticini tra i quali spicca la burrata di Andria.

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