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Sgomberi, pronte le linee guida del Viminale

02 settembre 2017 | 16.26
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(Foto Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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Coinvolgere enti locali e regioni sulle modalità degli sgomberi degli immobili occupati: le linee guida, che il Viminale ha concordato con i sindaci e che è pronto ad inviare ai prefetti, puntano a scongiurare il ripetersi di quanto avvenuto al palazzo di via Curtatone a Roma. E incassano oggi la soddisfazione dell'Anci con il presidente Antonio Decaro che all'Adnkronos le definisce "utili. Con la circolare i sindaci si sentono meno soli e la casa torna ad essere un diritto e non un'emergenza".

Le linee guida del Viminale danno vita a una cabina di regia nell'ambito del ministero, alla quale partecipano i rappresentanti dell'Anci, della Conferenza delle Regioni e dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Proprio nell'ambito della cabina di regia si farà una ricognizione dei beni immobili privati e pubblici inutilizzati, inclusi quelli sequestrati e confiscati alle mafie. Tutto ciò per arrivare a una mappatura sulla base della quale verrà proposto un piano per l'effettivo utilizzo e riuso degli edifici a fini abitativi. Un piano che però dovrà tenere conto anche dei necessari finanziamenti.

Sul fronte economico, saranno valutate anche le possibilità legate all'uso di risorse europee, come quelle del Pon legalità 2014-2020. Nelle città, in base alle linee guida messe a punto, è il comitato metropolitano la sede in cui i prefetti dovranno prendere le informazioni per avere un quadro della situazione e raccogliere le varie istanze non solo degli enti pubblici e dei privati, ma anche delle associazioni impegnate nel sociale.

Il prefetto dunque proprio nel comitato metropolitano potrà 'mappare' le singole situazioni e le eventuali criticità sugli immobili occupati ed avere informazioni sulla capacità di assistenza e le risorse finanziarie messe a disposizione. Proprio per il ruolo che le Regioni giocano sul fronte dell'emergenza abitativa, potranno essere coinvolte nei comitati metropolitani.

Il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza resta però la sede deputata rispetto ai possibili risvolti degli sgomberi sul piano dell'ordine pubblico. Proprio nel comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza i prefetti condivideranno quanto emerso nel comitato metropolitano pianificando gli interventi e verificando che ci siano le condizioni per garantire l'ordine pubblico e la sicurezza, ma anche l'alloggio degli sgomberati che ne hanno diritto. La tutela delle famiglie in situazioni di disagio economico e sociale deve essere prioritaria.

"Faremo una valutazione delle emergenze nei diversi comuni, a partire dai più grandi. Una sorta di mappatura e poi quantificheremo anche i fondi necessari - sottolinea ancora Decaro che nei giorni scorsi aveva chiesto al governo due fondi, uno per le ristrutturazioni degli immobili da usare per l'emergenza e un altro per i dormitori - Vogliamo arrivare nell'ambito della legge di bilancio a una soluzione sui fondi per l'emergenza abitativa". Un'emergenza, ha ribadito il presidente di Anci, che "riguarda tutti, chi non riesce a pagare una casa, i senzatetto, gli ex migranti usciti dal sistema di protezione".

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