Il tribunale collegiale di Rimini ha concesso i termini alla difesa e si è riservato la decisione sull'ammissibilità del processo per direttissima, chiesto dal pm nei confronti di Guerlin Butungu, il ventenne congolese accusato di essere il capobranco degli stupri ai danni di una turista polacca di 26 anni e di una trans peruviana avvenuti nella zona di Miramare di Rimini la notte tra il 26 e il 27 agosto scorso, per i quali sono stati arrestati anche tre minorenni.
La riserva, dopo l'eccezione sollevata questa mattina in aula dalla difesa dell'imputato, sarà sciolta il prossimo 17 ottobre, data in cui è stato rinviato il processo del congolese. Il legale di Butungu, l'avvocato Mario Scarpa, ha chiesto la non procedibilità per il giudizio in direttissima per la mancanza dei presupposti di legge, in particolare perché secondo la difesa non è stata resa una "confessione piena e legittima".
Butungu non si è riconosciuto colpevole di tutti i capi d'accusa, ad esempio lo spaccio di stupefacenti ai minori complici. Il tribunale si è riservato in attesa della deposizione da parte del pm dell'interrogatorio integrale del 27 settembre scorso nel carcere di Pesaro, nel corso del quale Butungu ha confessato di aver partecipato alle violenze. In un primo momento aveva negato ogni addebito.