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Papa Francesco: "Errore gravissimo nascondere abusi sessuali"

06 ottobre 2017 | 13.44
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(Afp)
(Afp)

Nascondere la verità sugli abusi sessuali ai danni dei minori è un "errore gravissimo e fonte di tanti mali". Papa Francesco, ricevendo in udienza il Congresso internazionale sulla 'Dignità del minore nel mondo digitale' promosso dalla Pontificia Università Gregoriana, invita ad una mobilitazione collettiva nei confronti del fenomeno degli abusi nell'era del web che sta assumendo contorni sempre più inquietanti. "Sappiamo che oggi i minori sono più di un quarto degli oltre tre miliardi di utilizzatori di internet, e questo vuol dire che oltre 800 milioni di minori navigano nella rete. Sappiamo che nella sola India nell’arco di due anni oltre 500 milioni di persone avranno accesso alla rete, e la metà di esse saranno minori. Che cosa trovano nella rete? E come sono considerati da chi, in diversi modi, ha potere sulla rete?".

Da qui il monito del Papa: "Dobbiamo avere gli occhi aperti e non nasconderci una verità che è spiacevole e non vorremmo vedere. Del resto, non abbiamo forse capito abbastanza in questi anni che nascondere la realtà degli abusi sessuali è un errore gravissimo e fonte di tanti mali? Allora, guardiamo la realtà, come l’avete guardata voi in questi giorni".

Il Pontefice elenca i fenomeni "gravissimi" che dilagano sul web: "La diffusione di immagini pornografiche sempre più estreme perché con l’assuefazione si alza la soglia di stimolazione; il crescente fenomeno del sexting fra i giovani e le ragazze che usano i social media; il bullismo che si esprime sempre più online ed è vera violenza morale e fisica contro la dignità degli altri giovani; la sextortion; l’adescamento dei minori a scopo sessuale tramite la rete è ormai un fatto di cui le cronache parlano continuamente; per arrivare fino ai crimini più gravi e spaventosi dell’organizzazione online del traffico delle persone, della prostituzione, perfino dell’ordinazione e della visione in diretta di stupri e violenze su minori commessi in altre parti del mondo. La rete ha perciò un suo aspetto oscuro e delle sue regioni oscure dove il male trova modi sempre nuovi e più efficaci, pervasivi e capillari per agire ed espandersi".

Di fronte a tutto ciò, dice il Papa, "restiamo certamente inorriditi. Ma purtroppo restiamo anche disorientati. Come sapete bene e ci insegnate, caratteristica della rete è proprio la sua natura globale, che copre il pianeta superando ogni confine, diventando sempre più capillare, raggiungendo dovunque ogni genere di utilizzatore, anche i bambini, tramite dispositivi mobili sempre più agili e maneggevoli. Perciò oggi nessuno al mondo, nessuna autorità nazionale da sola si sente capace di abbracciare adeguatamente e di controllare le dimensioni e lo sviluppo di questi fenomeni, che si intrecciano e si collegano con altri problemi drammatici connessi alla rete, come i traffici illeciti, la criminalità economica e finanziaria, il terrorismo internazionale". L'invito del Papa è a non lasciarsi dominare dalla "paura, sempre cattiva consigliera. Siamo chiamati a mobilitarci insieme".

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