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Firenze

'Molestata da 20 italiani, mi ha salvato il venditore di rose'

17 ottobre 2017 | 12.46
LETTURA: 3 minuti

(Foto da Facebook)
(Foto da Facebook)

Un gruppo di ragazzi ubriachi prova ad abusare di lei. A salvarla è Hossein, un venditore di rose. Un lieto fine per una passeggiata terribile per Firenze, come racconta su Facebook una giovane. "Camminavo da sola per strada saranno state le 23.30, camminavo, mi piace camminare, poi amo Firenze e amo la notte. Mi si avvicina un gruppo di mmm saranno stati 25 ragazzi ubriachi (italiani), scherzano, mi chiedono un selfie, ridono… io volevo andare via ma vabbè si sta allo scherzo", racconta.

"Ad un certo punto, non saprei nemmeno spiegare come mi accerchiano e iniziano a dire frasi come 'daaai vieni con noi, ti facciamo divertire, 25 contro 1 si fa una bella serata, facciamo una gang bang, ti facciamo godere, tanti tutti insieme non ne hai mai visti, tanto si vede che sei una che ci sta'", scrive Gaia Guarnotta.

La situazione precipita, "io cerco di divincolarmi e andare via ma chiaramente non ci riesco quindi decidono di tirarmi addosso bicchieri e cannucce e uno di loro, o forse un paio mi sputano, o tentano di farlo, tutto questo mentre altri ripendevano con il telefonino". Nessuno si muove per aiutare la ragazza. Anzi, qualcuno lo fa: "L'unica persona che interviene è il Signore nella foto Hossein, un venditore di rose ambulante che risce a mandare via i ragazzi (che chiaramente vedendomi andare via con lui mi non hanno mancato di darmi della 't... ciucc.....imagrebini”), mi da un fazzoletto per asciugarmi le lacrime, mi porta in un posto dove mi offre da mangiare e da bere, mi fa portare degli asciugamani per pulirmi e mi regala una rosa".

"Se non ci fosse stato Hossein io stasera non potrei raccontare questa storia, non sapendo come ringraziarlo gli ho donato una mia fototessera in modo che si ricordasse sempre il volto della ragazza che ha salvato quella sera", dice la giovane.

"Ho deciso di scrivere cosa mi è accaduto perchè molti pensano che non ci sia bisogno del femminismo, dell'antisessismo, dell’intregrazione, che in fondo quei ragazzi stessero solo scherzando, che sono ragazzate, che 'gli stranieri a casa loro', perché i media dicono che 'lo straniero è cattivo' che la misoginia non esiste, che l’uomo e la donna sono uguali, che hanno gli stessi diritti e le stesse LIBERTA’… ecco noi sappiamo che non è così", prosegue. "Noi tutte dovremmo trovare la forza di dire ciò che ci accade, anche se proviamo vergogna, dobbiamo trovare il coraggio parlare, per essere solidali e per non abituarci a questa mentalità macista e per liberarcene", conclude.

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