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Un uomo 'incaprettato' nel Suv: Corleone contro pubblicità auto

20 ottobre 2017 | 11.47
LETTURA: 3 minuti

La pubblicità Skoda
La pubblicità Skoda

I siciliani sul piede di guerra contro la presentazione della nuova Skoda Karouq pubblicata dalla rivista francese 'Automagazine'. Nella pubblicità si vede un uomo incaprettato dentro il portabagagli della vettura mentre, con lo sfondo musicale de 'Il Padrino', il giornalista spiega l'ampiezza del retro dell'auto. Il tutto a Corleone, patria di boss mafiosi come Riina e Bagarella. Ma i corleonesi e i siciliani non ci stanno e annunciano battaglia."Un'offerta che non si può rifiutare", recita il titolo del servizio video, ambientato a Corleone. Il giornalista spiega che è il paese in cui è stato girato "il Padrino", poi sale in auto e la prova. Quasi alla fine del video, scende e mostra il portabagagli: dentro c'è un uomo incaprettato.

"Bisogna passare dalle parole indignate ai fatti. Chiediamo ai Commissari straordinari del Comune di Corleone di procedere alla querela della rivista e della casa automobilistica e alla richiesta di un maxi-risarcimento danni. Facciamo un appello agli avvocati di Corleone affinché in pool si proceda alla denuncia e col ricavato del risarcimento danni facciamo più bella Corleone". Così scrive un indignato Dino Paternostro, direttore di Città nuove, sui social. Paternostro parla di "offesa alla città". Immediata la replica di un noto legale, Antonio Di Lorenzo, di Corleone: "Io e il mio studio legale ci siamo sono pronto ad incontrare i Commissari o a fare una riunione con la nostra comunità pronto ad incontrare i colleghi avvocati di Corleone per un'eventuale azione legale congiunta di sicuro il servizio in questione ci consente di ottenere un serio risarcimento danni e sono d'accordo con te ci serviranno a rendere Corleone più bella".

Ma non sono gli unici a lamentarsi. Su Facebook e Twitter c'è una indignazione generale: Rosalba Saporito dice che "è una cosa orribile". Mentre Anna Grizzafi dice: "Che cattivo gusto, per loro noi siamo questo. Mi sembra giusto chiedere un risarcimento. I cittadini onesti di Corleone non si riconoscono in queste pratiche". "Basta con le ingiustizie, devono pensarci due volte prima di accostare il nome Corleone a qualsiasi cosa lo denigri", dice Concetta Dragna. Qualcuno in queste ore sta provando a fare il download del video ma sembra che sia stato rimosso.

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